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Nuovo affresco della Madonna delle Sette Spade nella nicchia dell’ex Palazzo Vismara a Cerro Maggiore

Oltre a commissionare la realizzazione del nuovo affresco, il Comitato Rinascimento Cerrese ha provveduto anche al restauro della nicchia

Nuovo affresco della Madonna delle Sette Spade nella nicchia dell'ex Palazzo Vismara a Cerro Maggiore

Nuova vita per la nicchia dell’ex Palazzo Vismara di via XX Settembre a Cerro Maggiore, restaurata a cura del Comitato Rinascimento Cerrese che negli ultimi anni si è dedicato al patrimonio culturale del paese. Nella nicchia è stato anche posizionato un nuovo affresco della “Madonna delle Sette Spade”, in sostituzione delle litografia incorniciata che era ormai danneggiata.

Il quadro sulla cui base è stato realizzato l’affresco era stato commissionato del 1989 dai proprietari dell’immobile al pittore Romano Legnani per sostituire l’originale presente nella nicchia, andato irrimediabilmente perduto. L’opera, però, veniva esposta nella nicchia solamente in occasione della festa della Madonna Addolorata di settembre, mentre durante l’anno era presente una litografia.

Su commissione del Comitato Rinascimento Cerrese il quadro è stato ora riprodotto nel laboratorio artigiano della ditta Mariani Affreschi su parete, trasferito su un supporto ad hoc con la tecnica a strappo e poi sistemato sopra il portone di via XX Settembre da Ruggero Rotondi, che ha anche curato il restauro della nicchia, sopra la quale è ancora presente lo stemma nobiliare. In occasione del restauro, Giuseppe Proverbio ha anche composto una poesia dedicata alla Madonna di via XX Settembre. «L’iconografia dell’affresco – sottolinea il presidente del comitato Antonio Maruggi invitando i cittadini ad andare a vedere l’opera – è una delle più belle rappresentazioni della Madonna dei Sette Dolori presenti nella storia dell’arte».

Nuovo affresco della Madonna delle Sette Spade nella nicchia dell'ex Palazzo Vismara a Cerro Maggiore
L’affresco originale

La Madonna Addolorata a Cerro Maggiore

Il culto della Madonna Addolorata è stato diffuso in tutta Europa e successivamente in tutto il mondo dai Serviti e poi anche dai Francescani, fino a diventare uno dei più diffusi. Nella Diocesi di Milano a svilupparlo era stato San Carlo Borromeo, dopo il miracolo avvenuto nel 1583 a Rho, dove un’immagine della pietà pianse lacrime di sangue. A Cerro maggiore sono presenti tre opere raffiguranti la Madonna Addolorata: la “Pietà” nelle chiesa della Boretta, la “Deposizione” del pittore Schedoni nella chiesa parrocchiale e l’affresco dell’Addolorata nella chiesa della Visitazione del pittore Donato Mazzolino.

«La Festa della Madonna Addolorata era preparata ogni anno con fiori, addobbi da Letizia Paleari e poi dalla figlia Piera Ambrogia Cozzi con invito al parroco per il rosario e la benedizione serale – raccontano dal Comitato Rinascimento Cerrese -. Si racconta la storia di una grazia ricevuta nel 1953 da questa Madonna: un bambino scappa dal portone sulla via XX settembre, mentre transitava un’automobile che si fermò di colpo senza investirlo perché “la Madonna l’ha guardà giò”. Il bambino ne uscì illeso. La mamma del bambino fece voto di andare in pellegrinaggio a piedi ogni anno fino al Santuario della Madonna di Rho».

I progetti di restauro del Comitato Rinascimento Cerrese

L’attività del Comitato Rinascimento Cerrese, fondato da Antonio Maruggi, Francesco Pagliara, Gian Carlo Banfi, Maurizio Bertocchi e Ruggero Rotondi, era iniziata a novembre del 2020 con il lancio di una raccolta fondi finalizzata a riportare agli antichi fasti l’edicola di San Giovanni Battista, che per Cerro Maggiore è un vero e proprio luogo del cuore. In pochi mesi grazie alla donazioni i volontari erano arrivati a mettere da parte la cifra minima prefissata di 15mila euro e, dopo il via libera della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano e quello del comune, avevano potuto avviare la fase operativa del progetto a fine aprile 2021, arrivando a fine giugno all’inaugurazione della “nuova” edicola.

Poi il comitato si era dedicato al restauro della Madonnina di via Roma e dell’edicola votiva di Sant’Antonio di via Cappuccini e all’acquisto di un bassorilievo in cotto da una fornace toscana per sostituire il tondo che era stato rimosso dall’ex Tessitura Dell’Acqua di via Monte Grappa: il tondo in terracotta era stato inaugurato a febbraio 2022, mentre i lavori in via Roma e in via Cappuccini erano stati effettuati a giugno. Nel 2023, infine, il Comitato Rinascimento Cerrese si era dedicato al restauro dell’edicola votiva del Crocefisso di Cantalupo. L’impegno profuso è valso al comitato il conferimento di una benemerenza civica.

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Gennaio 2024
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