Al via i lavori di restauro della cappella di San Clemente a Cerro Maggiore
Nei primi giorni di gennaio la ditta appaltatrice firmerà il contratto e i lavori di restauro della cappella votiva potranno prendere il via
Conto alla rovescia quasi scaduto per il restauro della cappella votiva di San Clemente a Cerro Maggiore. Costruita con ogni probabilità per proteggere dalle intemperie i prodotti dei campi e per difendere gli abitanti in casi come le epidemie di peste, la cappella è stata restaurata per l’ultima volta nel 1983 e ora rinascerà a nuova vita grazie ad un intervento da 120mila euro: in questi primi giorni di gennaio, infatti, la ditta appaltatrice firmerà il contratto e i lavori potranno prendere il via.
«Un’altro pezzo del rinnovato centro partirà, dopo l’affresco di via San Giovanni, la biblioteca e la Galleria Grassi, per cambiare e rigenerare il volto del nostro paese – sottolinea il sindaco Nuccia Berra -. Ovviamente il nostro impegno rimane e continua, ringraziando anche l’architetto Maurizio Bertocchi (progettista e direttore dei lavori, nda), con tutto il Comitato Rinascimento Cerrese, che hanno supportato e condiviso la nuova visione che tutti noi vogliamo per Cerro e Cantalupo».
Il progetto di restauro della cappella di San Clemente
Il progetto prevede la manutenzione e il ripristino degli elementi edilizi e tecnologici necessari per garantire l’eliminazione delle cause che hanno portato al degrado della cappella votiva, in primis le infiltrazioni d’acqua e la risalita dell’umidità. A questo scopo verranno demolite la pavimentazione interna e la soletta, verrà predisposto un nuovo vespaio aerato con bocchette e prese d’aria e verrà poi posizionata una nuova pavimentazione in cotto lombardo.
Anche la zoccolatura esterna verrà rimossa e sostituita da beole grigie posate non con la colla ma con un aggancio meccanico proprio per lasciare una via di sfogo all’umidità. È inoltre previsto il rifacimento completo della copertura con il recupero delle sole gronde in legno, che dovranno comunque essere carteggiate e riverniciate. Verranno anche sostituiti i canali di gronda e verranno installate la linea vita e le protezioni antipiccioni lungo i cornicioni della facciata principale.
Anche le facciate esterne della cappella votiva di San Clemente verranno rifatte: il lato della cappella su via XXV Aprile verrà scrostato, verrà verificata la stabilità del supporto murario e verrà poi eseguito un irruvidimento e formato il nuovo intonaco. Sulla facciata frontale su via San Clemente, invece, una volta verificata la stabilità degli intonaci, verrà sverniciata la superficie e verrà rasata e ripitturata la parete; verranno inoltre ricostruiti i cornicioni e la porta di accesso in ferro e vetro verrà fatta sabbiare e riverniciare. Per l’illuminazione degli affreschi e dell’altare verrà realizzato un nuovo punto luce all’interno della cappella.
Per il recupero degli affreschi interni alla cappella, invece, si dovrà effettuare un lavoro molto più radicale dal momento che «le superfici si presentano in uno stato di conservazione decisamente precario – come si legge nella relazione di progetto -; infatti, a causa di infiltrazioni di acqua e risalita di umidità si sono verificate efflorescenze saline in superficie, distacchi importanti dell’intonaco e polverizzazione del pigmento nei due terzi della parete. La gran parte della volta è andata perduta a causa delle condizioni pessime della copertura che devono aver consentito infiltrazioni di acque meteoriche molto a lungo col risultato di far crollare quasi completamente l’apparato decorativo. In volta lo stato di conservazione è discreto, si rilevano abbondanti cadute di colore ma nel complesso la lettura è sufficiente alla comprensione di ciò che resta delle pitture».
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