Al via l’apertura dei cantieri delle nuove tratte B2 e C di Pedemontana
Ad inizio 2024 l'apertura dei cantieri in provincia di Monza e Brianza dell'Autostrada Pedemontana Lombarda. 26 chilometri di autostrada di cui oltre l’83% del tracciato è interrato
Un grande progetto viabilistico che unisce innovazione e sostenibilità, per decongestionare le tangenziali attorno a Milano e favorire ulteriormente lo sviluppo economico e sociale lombardo. È stata presentata in questi termini l’apertura dei cantieri delle tratte B2 e C dell’Autostrada Pedemontana Lombarda venerdì 15 dicembre a Meda, nella cornice di Villa Antona Traversi, alla presenza, tra gli altri, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessandro Morelli e del presidente di Autostrada Pedemontana lombarda Luigi Roth.
Con l’inizio del 2024 inizieranno i lavori di due nuove tratte nel territorio della provincia di Monza e Brianza fino a Vimercate, per un totale di 26 chilometri di autostrada di cui oltre l’83% del tracciato è interrato: il 36% in galleria artificiale e il 47% in trincea.
«Una struttura fondamentale per la Lombardia» l’ha definita il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che nel suo intervento ha ricordato le diverse opere in cantiere nella regione, da un’ulteriore ampliamento della metropolitana milanese (verso nord e verso ovest) alla metrotranvia che collegherà Limbiate a Milano.
Nello specifico, la tratta B2 è lunga 9,6 km e si aggancia alla Tratta B1 già realizzata, estendendosi da Lentate sul Seveso fino a Cesano Maderno. Il tracciato si sviluppa per 2,8 km in trincea, per 3,6 km in rilevato, per 3 km in galleria artificiale e per 0,2 km in viadotto.
La tratta C ha una lunghezza di 16,6 km e si estende da Cesano Maderno alla Tangenziale Est in Comune di Vimercate. Il tracciato si sviluppa per 9,6 km in trincea, per 0,3 km in rilevato, per 6,5 km in galleria artificiale e per 0,2 km in viadotto.
«Perché servono le infrastrutture in una regione come la Lombardia è sotto tutto l’occhio di tutti noi – ha esordito Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture e opere pubbliche di Regione Lombardia -. Ci servono perché la nostra regione è tra i quattro motori d’Europa ed è una di quelle regioni che ha ancora tanta voglia di crescere. Per crescere dobbiamo investire e dobbiamo assicurare a chi vuole investire la possibilità di avere a disposizione le infrastrutture per lo spostamento di merci e persone».
In foto, Claudia Maria TerziUn progetto finanziato dal pubblico e dal mercato, per un investimento totale di circa 1,26 miliardi di euro, che grazie ai pedaggi verrà restituito nel tempo. La prima tratta della A36 è in esercizio dal 2015 e collega Cassano Magnano, sulla A8 Milano – Varese, con Lentate sul Seveso in Brianza, interconnettendosi anche con l’A9 Milano – Como. Nel 2015 sono entrati in esercizio anche la A59, tangenziale di Como e la A60, tangenziale di Varese, per un percorso complessivo di circa 30 chilometri.
Dopo i saluti in differita del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, tra gli interventi anche quello di Luigi Roth, presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda: «Autostrada non è solo ferro, asfalto e cemento, è anche innovazione, sostenibilità e connettività. L’autostrada è un fattore di sviluppo, connessioni migliori sostengono l’economia e hanno un impatto importante sul tessuto sociale».
Lo ha definito un risultato storico per tutti i lombardi, il sottosegretario Alessandro Morelli: «Avere infrastrutture moderne, sicure e veloci, ci permette di avere e viaggiare in modo più sicuro e di ridurre il tempo di percorrenza. Il tempo è un valore inestimabile»
Grazie all’apertura delle tratte B2 e C, prevista per la fine del 2026, gli utenti potranno beneficiare di una diminuzione dei tempi di spostamento e di una maggiore fluidità del traffico in una delle aree più urbanizzate d’Europa. Dalle ricerche che Autostrada Pedemontana Lombarda sta conducendo sugli impatti economici e sociali dell’opera sul territorio emerge che gli utenti intervistati valutano positivamente l’opera, sia in termini di esperienza, sia di sicurezza. Le tratte in gestione hanno, infatti, numeri in crescita e un tasso di incidenti inferiore alla media nazionale. Nella fascia di comuni accanto alle tratte esistenti, inoltre, Pedemontana rappresenta e ha rappresentato, anche nel periodo della pandemia, uno stabilizzatore dell’economia: nascono più imprese, ne chiudono meno, e sono più resilienti.
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