Cane ucciso al parco del Roccolo, il legale del cacciatore diffida Mediaset
"Il mio assistito è bersagliato, si vuole ascoltare solo una campana e questo non è accettabile"
Non intende subire ulteriori ingiurie il cacciatore che il novembre scorso ha ucciso un cane all’interno del parco del Roccolo, a Parabiago. Il legale che lo difende ha già presentato l’opposizione alla proposta di sospensione del porto d’armi al suo cliente: «Sono già pronti i ricorsi – spiega l’avvocato Valli – e non appena avrò accesso agli atti della denuncia presentata dai proprietari del cane, provvederò, se necessario, anche alla denuncia per calunnia. Il mio cliente fatica ad uscire di casa in quanto viene visto come un criminale, quando ha agito per legittima difesa, e continua a subire un linciaggio social e mediatico: ho diffidato Mediaset perchè il mio assistito è bersagliato dagli operatori delle “Iene” che non vogliono avere un confronto con me, nonostante la mia piena disponibilità. Si vuole ascoltare solo una campana e questo non è accettabile».
Come già spiegato in questo articolo l’avvocati Valli ribadisce il pieno rispetto delle regole da parte del cacciatore che «ha agito unicamente per difesa personale», mentre la padrona dell’animale ucciso continua a chiedere che venga abolita la caccia in tutto il perimetro del Parco del Roccolo.
Cane ucciso al parco del Roccolo, il legale del cacciatore: “Ha agito per necessità”
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