Inizia il processo per la faida degli spacciatori nei boschi di Rescaldina che causò un morto
Il 4 aprile 2022 Ouadia Bouda rimase a terra dopo una sparatoria all'interno del bosco del Rugareto per il controllo dello spaccio. Quattro gli imputati, due sono latitanti
Si è aperto stamattina, lunedì, il processo in Corte d’Assise a Busto Arsizio per l’omicidio di Ouadia Bouda, il marocchino di 30 anni freddato con un colpo alla testa nel corso di una sparatoria tra bande che si contendevano la piazza di spaccio del bosco del Rugareto a Rescaldina, il 4 aprile del 2022.
Gli imputati sono Mohamed El Moundiry difeso dall’avvocato Roberto Grittini, Elhabib Rahoui difeso dall’avvocato Francesco Paolo Rondena (entrambi detenuti e presenti in aula), Abdelatif Bouda difeso da Barbara Ballarati d’ufficio e Mohamed Hakmaoui difeso dal collega Stefano Banfi sempre d’ufficio (questi ultimi entrambi latitanti). Sono accusati di aver preso parte alla sparatoria con fucili e mitragliatori in cui un uomo della fazione rivale ha perso la vita e un altro è rimasto ferito.
I primi due erano stati arrestati a novembre del 2022, a seguito di un’indagine condotta dal sostituto procuratore Carlo Alberto Lafiandra insieme ai carabinieri della Compagnia di Legnano, non priva di difficoltà visto l’ambiente in cui si sono svolti i fatti. Irregolare sul territorio la vittima e coloro che erano con lui, irregolari anche i sospettati e odierni imputati, fitta la rete di protezione fatta dagli stessi clienti degli spacciatori che fornivano i propri documenti per auto, case in affitto, schede telefoniche.
Poche anche le testimonianze che hanno permesso di arrivare all’identificazione dei coinvolti, tra questi c’è la fidanzata della vittima che ha fornito alcuni elementi importanti. Difficile riuscire a intercettarli, visto che passavano gran parte del loro tempo all’interno del bosco dove portavano avanti la loro attività di spaccio senza sosta.
Durante la prima udienza il presidente della Corte Giuseppe Fazio ha accolto gli elementi di prova e le liste testi (una ventina quelli del pm Lafiandra, in buona parte protagonisti dell’indagine) mentre per quanto riguarda le intercettazioni è stata disposta la trascrizione con conseguente incarico al perito, previsto per i prossimi giorni. Il processo vero e proprio riprenderà a metà gennaio con l’escussione dei primi testi.
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