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Bagarre a Nerviano sulle indennità di sindaco e assessori

Iniziata in consiglio comunale, la discussione intorno alle indennità di sindaco e giunta a distanza di giorni continua a far sentire i suoi strascichi

Consiglio Comunale di Nerviano - La giunta del sindaco Daniela Colombo

È polemica a Nerviano intorno alle indennità che saranno percepite dal sindaco Daniela Colombo e dalla sua giunta per il 2024. Iniziata – con toni come sempre “caldi” – in consiglio comunale, la discussione intorno alle cifre che rappresenteranno lo “stipendio” della squadra di governo cittadino a distanza di giorni continua a far sentire i suoi strascichi e ad accendere il dibattito politico.

A portare la questione tra i banchi del parlamentino cittadino era stata nei giorni scorsi la delibera relativa alle indennità di funzione del presidente del consiglio comunale e al gettone di presenza percepito dai consiglieri per la partecipazione alle sedute consiliari e di commissione. Da quest’anno, infatti, come per la giunta non ci saranno “tagli” nell’indennità percepita dal presidente del consiglio comunale Lorenzo Lattuada – che, come quelli di sindaco e assessori, nei primi due anni di mandato erano stati frutto di una rinuncia del diretto interessato -, mentre rimarrà la riduzione sull’importo del gettone di presenza.

Se il consenso sulla necessità di riportare alla cifra piena il gettone di presenza è stato sostanzialmente unanime, tanto che si è parlato di una variazione di bilancio che adegui l’importo dopo l’approvazione ormai imminente del bilancio di previsione, a far discutere (non poco) sono state le indennità di sindaco e assessori.

«I tempi cambiano e anche i pensieri, soprattutto quelli di questa amministrazione – ha ironicamente sottolineato David Guainazzi, consigliere della Lega -. Noi oggi andiamo a votare le indennità che riguardano il consiglio comunale: quelle di sindaco e assessori vengono portate direttamente in giunta e anche lì abbiamo visto degli aumenti. Come si suol dire, le parti con gli anni si invertono. Quando ho visto il punto all’ordine del giorno, mi è venuto spontaneo un sorriso pensando all’attuale sindaco e a quanti minuti sprecati nei cinque anni in cui io sono stato presidente del consiglio comunale a parlare della mia indennità. E non si faccia passare il messaggio che questi aumenti vengono poi rimborsati dallo Stato, perché i soldi dello Stato sono comunque soldi dei cittadini nervianesi, non sono soldi di “zio Paperino”».

E proprio che il Carroccio abbia parlato di aumenti ha suscitato una reazione netta da parte della giunta, con il vicesindaco Claudio Minoja che ha parlato senza mezzi termini di «falsità». «Le indennità a noi spettanti come assessori sono state ridotte per una nostra decisione, rinunciando a soldi che ci spettavano – ha sottolineato il numero due di Piazza Manzoni -. La giunta e il presidente del consiglio per due anni hanno rinunciato a soldi che spettavano loro per legge: la legge supera nell’ordinamento giuridico italiano “zio Paperino”. Ora, per motivazioni che non siamo tenuti a spiegare, abbiamo deciso di non rinunciarvi, ma non è un aumento. Sono onorato di rappresentare i cittadini nervianesi, ma confondere i 17mila abitanti di Nerviano con i 60 milioni di Italiani mi sembra una forzatura che non è in grado di percepire la diversità di grandezze».

Poi la polemica è proseguita a colpi di numeri: tanto quelli snocciolati dai banchi della giunta, che ha elencato i compensi percepiti dall’allora giunta Cozzi nel mandato precedente a quello in corso (128.356,17 euro per il 2017, 132.852,80 euro per il 2018, 115.022, 48 euro per il 2019 e 110.679,82 euro per il 2020), tanto dai banchi dell’opposizione, con Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano che hanno contrapposto le cifre per l’anno venturo.

Proprio su questo ultimo punto, peraltro, lo scontro ha trovato altro terreno fertile, con il consigliere Cozzi che ha parlato di 132.893,87 euro e il vicesindaco Minoja che ha invece opposto la cifra di 89.522, 60 euro. Per l’amministrazione, infatti, l’importo effettivamente «comparabile» è proprio quest’ultimo essendo quello che graverà sulle casse comunali dal momento che gli aumenti delle indennità disposti dalla legge di bilancio 2022 hanno portato con sé anche un “contributo” da parte dello Stato; non così per il Carroccio, con l’ex sindaco Cozzi che a valle del consiglio ha ribadito: «Magari per loro i soldi dello Stato non sono soldi dei nervianesi, per noi lo sono eccome». E intanto il muro contro muro continua.

 

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Dicembre 2023
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