A Nerviano l’area ex Catisa rimane in stand by: il masterplan ancora non c’è
Il futuro dell'area ex Catisa è tornato tra i banchi del consiglio comunale attraverso un'interpellanza di Lega, GIN e Con Nerviano
Quale futuro per l’area dell’ex Catisa a Nerviano? Sull’ambito tra il centro storico di Nerviano e il comparto industriale di via Bergamina dove «incombe», come si legge nello stesso piano di governo del territorio, l’ex centrale termica dell’Unione Manifatture, colosso dell’industria cotoniera fondato ai primi del ‘900 dall’imprenditore e futuro senatore del Regno d’Italia Felice Gajo e ampliato intorno alla metà del secolo scorso proprio con la ex centrale termica, al momento rimane un grosso punto di domanda.
L’ambito, per il quale la variante PGT del 2021 prevede la destinazione residenziale come destinazione d’uso principale, in base alle previsioni del piano di governo del territorio può essere oggetto di un piano attuativo unitario o, in alternativa, di più piani attuativi o permessi di costruire convenzionati previo masterplan unitario che tenga conto delle aree comprese nell’ambito. Proprio su questa soluzione – se ne era parlato anche in consiglio comunale – nei mesi scorsi aveva lavorato la proprietà, che secondo quanto previsto dallo strumento urbanistico è tenuta anche alla cessione a Piazza Manzoni dell’edificio “monumentale” della ex centrale termica – dove da alcuni mesi sono in corso lavori di efficientamento energetico per poco più di 5 milioni di euro – e delle aree necessarie alla realizzazione di un corridoio verde tra via Parabiago e via Marzorati che connetta il Parco dei Mulini con l’asta dell’Olona.
Ad oggi, però, il cantiere è fermo e del masterplan ancora non c’è traccia. Tanto che la questione nei giorni scorsi è tornata tra i banchi del consiglio comunale con un’interpellanza di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano che hanno chiesto aggiornamenti sullo stato dell’area e sulla possibilità, ventilata nei mesi scorsi, di effettuare un sopralluogo congiunto insieme ai consiglieri comunali. «Da diversi mesi ormai – ha sottolineato il capogruppo Massimo Cozzi -, appare evidente che il cantiere per l’efficientamento energetico dei prospetti, tramite posa di facciate termoventilate, sostituzione degli infissi e risanamento della copertura per un importo totale di poco superiore ai cinque milioni di euro, sia fermo e l’area completamente abbandonata».
Cozzi, peraltro, ha chiesto conto anche di un progetto per l’area ex Catisa che già circola online, dove si parla di «un nuovo “disegno urbano unitario” che accordi la realizzazione di nuova edilizia residenziale, il corridoio verde urbano ciclopedonale, e una nuova piazza in fregio alla centrale, per ospitare nuovi servizi pubblici e attività commerciali di vicinato». di un parco in stretta comunicazione con la piazza che «consolida la realizzazione di un grande spazio pubblico unitario garantendo la fruibilità del verde».
Di tutto questo, però, al momento nulla è stato messo nero su bianco. «In comune non è stato depositato nessun masterplan – ha infatti replicato l’assessore alla partita Sergio Parini -: si è discusso di alcune ipotesi ed è stata discussa la forma con cui portare avanti questo piano attuativo non in modo unitario ma in fasi successive, dopodiché tutto si è fermato e non è stato presentato nessun atto all’amministrazione comunale. Anche noi eravamo preoccupati che tutto fosse fermo e che non venisse presentato nulla, anche perché è un intervento che se dovesse andare avanti rappresenterebbe un’innovazione non da poco per il territorio nervianese, e all’ultimo incontro la risposta della proprietà in merito al fermo del cantiere e alla non presentazione del masterplan è stata legata al fatto dell’anti-economicità, ipotesi che personalmente ho considerato plausibile».
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