Consumo di suolo, mobilità dolce e sviluppo sostenibile: via libera alle linee guida per il nuovo PGT di San Giorgio
Via libera all'unanimità dal consiglio comunale di San Giorgio su Legnano alle linee strategiche per la variante generale al PGT
Via libera all’unanimità a San Giorgio su Legnano alle linee strategiche per la variante generale al piano di governo del territorio messa in cantiere da Piazza IV Novembre, che nei giorni scorsi ha anche organizzato un primo incontro con la cittadinanza dedicato proprio ai cardini intorno ai quali ruoterà il nuovo strumento urbanistico.
«Tra le principali sfide che si dovranno affrontare – si legge nelle linee guida approvate dal parlamentino – rientrano innanzitutto le questioni ambientali e di rigenerazione urbana» con l’obiettivo di «puntare sulla rigenerazione degli spazi pubblici e il riuso degli edifici esistenti al fine di ridurre il consumo di suolo, garantire un adeguato livello di servizi favorendo l’inclusione sociale e nuove relazioni di vicinato, individuare le misure necessarie per lo sviluppo della mobilità sostenibile e dare centralità al tema ambientale per rendere il territorio sempre più sostenibile».
Otto le direttrici intorno alle quali l’amministrazione comunale intende sviluppare il nuovo PGT. A partire da una visione che tenga contro del contesto sovracomunale, con un occhio di riguardo alla porzione meridionale del territorio comunale dove c’è ancora la possibilità di connessione con i parchi locali di interesse sovracomunale dell’area. Tanto che tra gli obiettivi c’è l’adesione al Parco del Roccolo per la «valorizzazione e la tutela del sistema ambientale».
Il nuovo strumento urbanistico punta anche a «ripensare il tessuto urbano esistente in un’ottica di equilibrio tra esigenze e sviluppo sostenibile»: cruciale in questo quadro saranno la riduzione del consumo di suolo e l’«implementazione di nuove politiche di rigenerazione urbana», riqualificando dove possibile il «patrimonio storico e del tessuto edificato» in generale. La variante al PGT, poi, dovrà lavorare sul sistema dei servizi in chiave inclusiva, valutando le «potenzialità delle strutture esistenti», individuando «le possibilità di potenziamento dei collegamenti di mobilità dolce» e diffondendo il più possibile i servizi sul territorio.
Altra leva cruciale sarà il miglioramento della qualità della vita: per farlo il nuovo PGT dovrà individuare le aree di proprietà pubblica sottoutilizzate e mettere nero su bianco le possibili modalità di utilizzo ed eventualmente di riqualificazione, incrementando dove possibile gli spazi comuni. Il tutto con particolare attenzione alle attività economiche, favorendo «un sistema economico di prossimità», tenendo conto che «un territorio è sicuro se è vitale, se le strade sono frequentate, gli spazi pubblici sono curati, i luoghi che la costituiscono sono sentiti come propri dagli stessi abitanti e, per questo, salvaguardati».
Ancora, tra i punti cardine del nuovo piano di governo del territorio ci saranno le infrastrutture, con «l’individuazione di una struttura portante e diffusa della mobilità dolce, connessa ad una possibile ridefinizione della circolazione veicolare negli ambiti centrali» e il potenziamento delle «connessioni ciclopedonali con il sistema intercomunale esterno, sia per l’accesso alle principali infrastrutture e servizi presenti», come l’Ospedale di Legnano, l’ospedale di comunità, la casa di comunità e le stazioni di Legnano e Canegrate, «sia per l’accesso e la fruizione del sistema ambientale». Chiudono il quadro l’agevolazione dell’«utilizzo di fonti alternative e dello sviluppo sostenibile» e la partecipazione e il confronto.
Foto da Google Earth
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