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Nerviano in corteo per la pace in Palestina: «Basta apartheid contro il popolo palestinese»

Domenica 26 dal parcheggio di fronte al cimitero di Garbatola partirà un corteo che attraverserà il paese fino al parco della ex Meccanica

Presidio per la pace in Palestina a Legnano

Nerviano scende in piazza per la pace in Palestina, dove dopo 49 giorni di guerra e quasi 15mila da questa mattina le armi hanno smesso di sparare per i quattro giorni di cessate il fuoco che fin da ora raccontano di una tregua fragile. Domenica 26 novembre alle 15 dal parcheggio di fronte al cimitero di Garbatola in via Carlo Porta partirà un corteo che attraverserà il paese fino al parco della ex Meccanica.

Corteo al quale parteciperanno i Giovani Palestinesi d’Italia, la Comunità Palestinese Lombarda, l’associazione Nabad, l’associazione Gulliver, l’associazione culturale PuntoRosso, la onlus Vento Di Terra, Rifondazione Comunista, l’Associazione culturale Nervianese, S.I. Cobas, i circoli Legambiente di Nerviano e Parabiago, SOS Fornace, i Giovani Democratici dell’Altomilanese, il Collettivo La Sciloria, BiciPace, Movimento ALT!, il Laboratorio di Quartiere Mazzafame, il Circolo S. Teresa Mazzafame e Alleanza Verdi e Sinistra.

«Basta con la guerra, basta con l’occupazione militare e l’apartheid contro il popolo palestinese. È necessario che sia garantito al popolo palestinese il diritto alla vita, alla terra e all’autodeterminazione. Non c’è pace senza giustizia». È questo l’appello che arriva dai promotori della manifestazione, che chiedono un cessate il fuoco «immediato e permanente». «Così come abbiamo pianto i morti israeliani il 7 ottobre, da 45 giorni guardiamo inorriditi immagini di morte e ascoltiamo impotenti grida di dolore e aiuto che ci arrivano da Gaza e da tutti i territori palestinesi occupati – spiegano -. Stiamo assistendo a una continua violazione del diritto internazionale umanitario e a ripetuti crimini di guerra, come l’assedio dell’ospedale Al-Shifa, che ha causato la morte di neonati nati prematuri, i bombardamenti contro le scuole UNRWA, dove avevano trovato rifugio civili palestinesi, l’uccisione di giornalisti palestinesi e libanesi, lo spostamento forzato di un milione di Gazawi. Per queste ragioni diciamo a gran voce: cessate il fuoco!».

«Chiediamo al nostro comune, nel suo piccolo, di fare pressione a livello regionale e nazionale affinché le nostre voci non rimangano inascoltate – proseguono gli organizzatori -. Vogliamo che il nostro Governo si impegni per un cessate il fuoco immediato e che si unisca ai 139 Paesi del mondo che riconoscono lo stato di Palestina. L’astensione dell’Italia innanzi a tanto orrore non può essere tollerata! Contestiamo inoltre l’operato della società Leonardo (secondo i dati MAECI, prima azienda italiana esportatrice di armi nel 2022) una delle cui sedi si trova proprio sul territorio di Nerviano. Leonardo, direttamente o attraverso la controllata statunitense Leonardo DRS, è un partner strategico del complesso militare-industriale di Israele, con la conseguenza che è coinvolta in qualità di fornitore e fruitore delle tecnologie militari israeliane nella violenza contro la popolazione palestinese».

Foto di archivio

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Novembre 2023
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