Lutto a San Vittore Olona per la scomparsa di Carlo Monticelli, personaggio noto nel paese soprattutto per il suo impegno in parrocchia. Il sanvittorese è deceduto in questi giorni all’età di 81 anni per un malore. Monticelli, che è stato dipendente comunale, lascia la moglie Miranda e le figlie Sara e Silvia.

Il sanvittorese una volta andato in pensione si è dedicato alla comunità: da 50 anni era l’organista della chiesa nonchè responsabile della cantoria.

Ad unirsi al cordoglio anche lo studio Dentistico Ghelardoni è vicino nella «preghiera alla famiglia Monticelli per la prematura scomparsa del loro amato Carlo, uomo buono e giusto, che rimarrà per sempre nei nostri cuori».

Ad intervenire anche il sindaco Danila Rossi che ha commentato: «Carlo Monticelli è un sanvittorese che ha sempre partecipato attivamente alla vita del paese. Come suo fratello Donato discreto e meticoloso,  ha dedicato moltissimo del suo tempo al coro parrocchiale. Da quando? Da tanto, tanto tempo. Organista, direttore del Coro, volontario in parrocchia, il Carlo era  una presenza da cui non si poteva prescindere. Dov’è il Carlo?, Cosa dice il Carlo? Mettiti d’accordo col Carlo. Queste sono le frasi  che si sentivano dire con più frequenza da chi vive la Parrocchia. E ancora prima , molto prima, all’oratorio femminile da suor Maria Graziosa: era il pianista che accompagnava le recite dei bambini dell’asilo e della scuola delle suore, degli spettacoli  teatrali del 19 marzo, festa di don Giuseppe Magni, e delle manifestazioni canore al cinema dell’Oratorio. Carlo è stato  una parte importante di questo paese,  il suo impegno e la sua musica lasciano soprattutto in noi,  vecchi sanvittoresi, un grande vuoto e la consapevolezza  che  la semplicità delle proposte, molto spesso,  è la  strada privilegiata per raggiungere il cuore delle persone e per farle star bene. A nome mio e di tutto il Consiglio comunale  desidero esprimere i sensi di un profondo, sincero cordoglio a Miranda, Silvia e Sara per la scomparsa di Carlo e trasmettere loro la certezza che il lavoro da lui fatto, in silenzio, rimane scolpito nella memoria di quanti hanno condiviso con lui la bella esperienza di aver speso bene i propri talenti».