Cane ucciso al Parco del Roccolo, il sindaco di Parabiago: “Manca vigilanza sulla caccia da parte di Città metropolitana”
Nei giorni scorsi, intanto, alla denuncia della famiglia proprietaria dell'animale contro il cacciatore si era aggiunta quella degli animalisti
Come e quando vengono controllati i cacciatori dalla Polizia provinciale e delle Guardie venatorie? La domanda, a Parabiago e dintorni, se la sono fatta in tanti dopo che domenica 12 novembre un cane è stato ucciso da un cacciatore al Parco del Roccolo riportando prepotentemente sotto i riflettori un tema, ovvero quello della caccia, da sempre controverso. E ora il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi, che è anche consigliere metropolitano di Milano, vuole una risposta, tanto che ha presentato un’interrogazione al sindaco metropolitano Beppe Sala.
In attesa di valutare ulteriori azioni di tutela preventiva della cittadinanza, infatti, Cucchi ha messo nel mirino la mancanza di vigilanza venatoria, di competenza provinciale, portando la questione sul tavolo istituzionale dopo che nei giorni scorsi, alle indagini scaturite dalla denuncia formalizzata dai proprietari del cane, si è aggiunta quella degli animalisti.
L’interrogazione, in particolare, mette in evidenza la riduzione del numero di agenti di Polizia destinati all’attività di vigilanza venatoria, passati dai 70 di otto anni fa agli 8 attuali. E stigmatizza la mancata convocazione della commissione di esame per l’abitazione delle Guardie Venatorie Volontarie da parte di Città metropolitana nonostante la Federazione Italiana della Caccia di Milano abbia formato la scorsa primavera 40 persone. Il tutto con l’obiettivo di sciogliere molti interrogativi e soprattutto di capire come e quando sono stati effettuati i controlli nei confronti dei cacciatori da parte della Polizia Provinciale e delle Gaurdie Venatorie, in particolare per quanto riguarda il Parco del Roccolo.
«I fatti avvenuti domenica 12 novembre hanno scosso indubbiamente tutti noi – sottolinea Raffaele Cucchi -. Scompiglio e rabbia nel chiedersi se questo increscioso episodio si sarebbe potuto evitare sono sentimenti predominanti. Ovviamente, ci sono in corso indagini che individueranno responsabilità e provvedimenti da adottare. Come sindaco, ho sentito il dovere di incontrare la famiglia che ha subito lo shock mettendo a disposizione i servizi comunali preposti al sostegno necessario».
«Per quanto riguarda le azioni amministrative – prosegue Cucchi – mi preme precisare che il controllo venatorio è in capo alla Città metropolitana di Milano; pertanto, ho chiesto al sindaco Sala le modalità con le quali avvengono questi controlli sul nostro territorio, oltre che sulle attività e i requisiti dei cacciatori. Non è possibile pensare, infatti, che questa attività di controllo sia svolta da soli otto agenti di Polizia Provinciale e per tutta la provincia di Milano!».
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