“Alzheimer Cafè, pillole per familiari coraggiosi” nelle Case Famiglia di Fondazione Mantovani
Il primo appuntamento dal titolo: "Professione caregiver: la fatica di chi si prende cura di una persona con demenza" si svolgerà giovedì 16 novembre, alle 20.30, alla Casa Famiglia di Arconate di piazza Falcone e Borsellino
Fare sentire meno soli chi si occupa di una persona affetta da demenza. Far comprendere come attraverso il confronto dei differenti vissuti, con il sostegno di medici professionisti, si possano trovare nuove forze per affrontare la difficile e quotidiana battaglia con l’Alzheimer. Nasce da questi presupposti il progetto ‘Caffè Alzheimer’ iniziativa a cura delle Case Famiglia di Fondazione Mantovani, Gruppo Sodalitas e Opera Pia Castiglioni.
“Questa proposta – spiegano in una nota congiunta queste tre realtà da tempo impegnate a specializzarsi sempre al meglio in nuove metodologie nell’assistenza di persone affette da questa patologia neuro degenerativa – porta avanti coerentemente le indicazioni e le richieste emerse in occasione dell’incontro promosso per la Giornata Mondiale dell’Alzheimer lo scorso fine settembre”.
In quel frangente, infatti, furono gli stessi familiari dei residenti nei Nuclei Protetti delle Case Famiglia che al pari dei ‘Caregivers’ misero in evidenza questo bisogno di condivisione.
“Alzheimer Cafè, pillole per familiari coraggiosi”: questo il titolo del ciclo di incontri che si svolgeranno periodicamente presso le diverse Case Famiglia.
Il primo appuntamento dal titolo: “Professione caregiver: la fatica di chi si prende cura di una persona con demenza” si svolgerà giovedì 16 novembre, alle 20.30, alla Casa Famiglia di Arconate di piazza Falcone e Borsellino.
La serata sarà condotta dalla dr.ssa Federica Moroni, psicologa professionista. Al termine dell’incontro si svolgerà un “momento Tisana” a cura dei ragazzi dello SFA di Inveruno.
“L’auspicio – conclude la nota – è che quest’occasione venga colta al meglio nella sua essenza più profonda. Contiamo su una partecipazione numerosa. Sarà un’opportunità, infatti, preziosa per fermarsi, riflettere, ascoltare e condividere insieme”.
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