A Canegrate “Giuseppe Tallarita – Un sogno spezzato”
Il libro, dedicato alla storia di un uomo semplice e giusto vittima innocente di mafia, sarà presentato giovedì 16 novembre alle 21 nella Sala Lea Garofalo
“Giuseppe Tallarita – Un sogno spezzato” è il libro, dedicato alla storia di un uomo semplice e giusto vittima innocente di mafia, che sarà presentato giovedì 16 novembre alle 21 nella Sala Lea Garofalo (Aula Magna della scuola secondaria Manzoni) a Canegrate.
“Giuseppe Tallarita – Un sogno spezzato”
Disponibile in tutte le librerie d’Italia, il volume è stato pubblicato a fine giugno da Armando Editore (Roma); la prefazione è stata scritta da Moni Ovadia: l’artista, amico di famiglia, conosceva la vittima. Il libro si riferisce alla storia di un uomo semplice e giusto, vittima innocente di mafia. Giuseppe Tallarita era un pensionato, ex impiegato al petrolchimico di Gela. Aveva 66 anni e un amore smisurato per la sua famiglia: la moglie, i figli, gli adorati nipoti. Abitava a Butera, un piccolo centro in provincia di Caltanissetta. Fece enormi sacrifici e investì parecchie risorse in un podere nelle vicine campagne; al centro dei campi dominava una casa che divenne il luogo in cui custodire i momenti e gli affetti più cari. Coltivava un sogno che cresceva di anno in anno, come i suoi ulivi: godersi serenamente la vecchiaia in quel piccolo angolo di quiete vicino al mare e vedere i suoi nipoti crescere. Un sogno spezzato da mani crudeli e criminali. Venne trovato morto il 28 settembre 1990 di fronte alla sua tenuta. Lo uccisero due killer agli ordini di un boss della “Stidda” (dopo Camorra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona Unita e Cosa Nostra, viene considerata la ‘quinta mafia’), l’allora pastore che qualche anno prima si vide rifiutare il transito abusivo del gregge, più volte reiterato nel tempo. Quel rifiuto, a distanza di anni, fu pagato con la vita. Un uomo semplice e giusto, ucciso per non aver ceduto alla prepotenza, per aver saputo dire ‘No!’ alla sopraffazione. Sarà presente l’autore del libro, Valerio Esposti; Rosy Tallarita, nipote della vittima, porterà la sua preziosa testimonianza. La conduzione della serata sarà a cura dei rappresentanti della Commissione comunale antimafia e legalità e del Tavolo antimafie. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione “Vedo sento parlo in memoria di Giuseppe Tallarita”.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
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