Al Cavalleri e al Maggiolini di Parabiago la mattinata inizia al freddo e senza luce
La maggior parte degli alunni del Maggiolini ha deciso di non entrare in classe, per protesta; molti i liceali che si sono fatti venire a prendere. Poco prima delle 10 la corrente è stata ripristinata: "Da Città Metropolitana ci aspettiamo un servizio migliore"
Non è la prima volta. Nell’anno scolastico 2022-23 si sono verificati almeno cinque black out. Quest’anno è già la seconda volta che le scuole superiori di Parabiago, Cavalleri e Maggiolini, rimangono senza luce e al freddo. È successo questa mattina, 13 novembre: studenti e alunni sono stati avvisati all’ingresso dei rispettivi Istituti. La maggior parte degli alunni del Maggiolini ha deciso di non entrare in classe, come forma di protesta; i liceali sono entrati nelle singole classi, ma in tanti hanno poi deciso di farsi venire a prendere dai genitori. Solo poco dopo le 10 la corrente è stata ripristinata e i caloriferi hanno iniziato, a rilento, a funzionare ma il disagio è rimasto.
Questo il racconto di una studentessa: «Siamo arrivati a scuola verso le 8, come sempre – spiega Giulia Cucchi, rappresentante di classe del Maggiolini – ma era ancora tutto buio; siamo stati avvisati del guasto dal gruppo dei rappresentanti di Istituto. Abbiamo aspettato fino alle 9.30, quando è stata emessa una comunicazione con il ripristino dell’elettricità, anche se sono le 10 e le luci sono ancora spente. Non è la prima volta che succede, soprattutto dopo le festività, quando la caldaia resta spenta per un tempo prolungato, capita di rimanere al freddo. Non è possibile studiare in queste condizioni, ma cosa possiamo fare? Io e altri studenti “modello” abbiamo deciso di rientrare in classe, anche se le aule sono ancora gelide. I tempi per riscaldare tutta l’Istituto sono lunghi».
«La legge è chiara – è la posizione del preside del liceo Cavalleri, Simone Finotti – i dirigenti scolastici sono tenuti a interrompere il pubblico servizio solo di fronte a un reale rischio per l’incolumità degli studenti. In questo caso non c’era un reale pericolo e non ho interrotto le lezioni, che si sono potute svolgere anche al freddo e con la luce naturale: i ragazzi sono più sicuri seduti sui banchi, seppure con la giacca, che fuori per strada. Detto questo, gli studenti, che ringrazio per il loro gesto di responsabilità, meritano sicuramente un servizio migliore. La gestione delle scuole superiori è affidata a Città Metropolitana, i cui tempi di intervento non sono mai sicuri e nemmeno tempestivi. Questa mattina i tecnici non hanno risposto alle nostre chiamate e sono intervenuti solo in tempi successivi».
Anche al Maggiolini la scuola è rimasta aperta, come conferma il vicepreside dell’Istituto, Camillo Befani: «È un problema che riguarda la centrale elettrica e che si verifica dopo alcuni fine settimana o dopo le festività – spiega il responsabile -. Come già ribadito, la scuola non può chiudere. Solitamente il guasto viene ripristinato nell’arco della mattinata, a seconda dei tempi della squadra di Città Metropolitana, ente che dovrebbe prendersi la responsabilità di gestire l’impianto in maniera efficiente. Purtroppo il disagio si presenta: la nostra scuola, rispetto al Cavalleri, ha diversi problemi dettati dall’età avanzata dell’edificio».
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