«I bilanci, per avere una certa validità e serietà, devono essere fatti dopo un congruo tempo e non con i dati di soli tre mesi, fra l’altro molto discutibili». Mentre Piazza Manzoni tira le somme dei primi mesi di attività del nuovo Comando unico di Polizia Locale di Nerviano e Pogliano Milanese, rimangono le perplessità della Lega, da subito apertamente contraria al percorso intrapreso dalla giunta Colombo.

Primo bilancio per il Comando unico di Polizia Locale di Nerviano – Pogliano: “Risultati inaspettati”

«Ci vengono mostrati dei dati che vengono confrontati esclusivamente con quelli dell’anno scorso, che, è bene ricordarlo è quello, in assoluto, con i dati peggiori (almeno numericamente) di sempre – sottolineano dal Carroccio, parlando di slancio propagandistico per la soddisfazione manifestata dalla prima cittadina per i primi risultati ottenuti dal Comando -! Per rinfrescare la memoria a chi finge di averla persa, basti ricordare che furono effettuati, come prioritari, ben 799 controlli sulle deiezioni canine, senza nessun risultato concreto a discapito di altri controlli (divieti di sosta e veicoli controllati)».

«Naturalmente – prosegue la Lega – nessun accenno e confronto con gli anni dei dati precedenti, tutti nettamente migliori rispetto al 2022, che sottolineiamo è imputabile esclusivamente alla guida dell’attuale sindaco. Come già sottolineato in fase di definizione della scelta del Comando unico, occorreva ed occorre non basarsi solo sui dati di un anno, ma di un periodo più ampio, per avere una visione più ampia. Ben venga, sia chiaro, il miglioramento della sicurezza sul territorio, quello che non condividiamo assolutamente è il messaggio che si vuole far passare e cioè il Comando unico come panacea di tutti i mali, come unica alternativa per migliorare il servizio di Polizia Locale, come se prima il Corpo di Polizia Locale a Nerviano quasi non facesse nulla».

Il Carroccio, in particolare, punta il dito contro l’assenza di dati «sul numero degli agenti impiegati sul territorio», che a quanto risulta alla sezione locale del partito di Salvini non è ancora arrivato a 18: quota che «Regione Lombardia ha posto come numero minimo nella dotazione organica per cui promuovere finanziamenti – evidenziano i leghisti -. Se pensiamo che stiamo parlando di un bacino totale di circa 25mila abitanti, è evidente che arrivare al numero di 18 è il minimo che si possa fare, ricordando che la legge regionale prevede un agente ogni mille abitanti».

«Ben vengano finanziamenti regionali e quant’altro migliori la qualità del servizio – conclude la Lega -, siamo però pronti a confrontarci sulla sicurezza solo sulla base di dati certi, chiari e completi e non su meri comunicati stampa di propaganda o pagine social “pubbliche” create senza un minimo di regole condivise (il riferimento è alla “neonata” pagina del Comando unico di Polizia Locale, ndr)».

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