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Giorgio Rancilio, imprenditore di Parabiago, Cavaliere della Repubblica

Rancilio, fino al 2021 al timone dell'azienda di famiglia, oggi si occupa di consulenza strategica e ha dato vita ad una fondazione in memoria del padre

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Giorgio Rancilio, imprenditore e filantropo di Parabiago, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il riconoscimento è stato concesso dal Quirinale con un decreto che porta la data del 2 giugno scorso ed è stato consegnato giovedì 19 ottobre al Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, durante una cerimonia che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Prefetto di Milano Renato Saccone.

Entrato da giovanissimo nell’azienda di famiglia come tirocinante per imparare il mestiere, Giorgio Rancilio è stato al timone della Rancilio per quasi 25, da quando nel 1999 ne è stato nominato presidente e CEO fino al 2021, affiancato negli ultimi due anni da Ruggero Ferrari nel ruolo di Chief Executive Officer. «In quegli anni l’azienda è cresciuta – ci racconta Giorgio Rancilio -: il marchio e l’attività erano già notevoli quando la terza generazione ha preso la guida, ma con mio fratello e i miei cugini abbiamo comunque dato il nostro contributo portando avanti la tradizione imprenditoriale di famiglia».

Poi una nuova attività di consulenza strategica in settori e mercati anche diversi da quello in cui ha sempre lavorato con l’intento di aggiungere nuove esperienze ad un bagaglio già di tutto rispetto, e la decisione di creare una fondazione dedicata alla memoria del padre, Antonietto Rancilio, e attiva nel contrasto al disagio economico, sociale e anche, nei limiti del possibile, fisico. «È un ambito nuovo, ma spero di dare a questa fondazione il futuro più lungo possibile – sottolinea Giorgio Rancilio -. Ho perso mio padre giovanissimo, a soli 15 anni, ma ho fatto in tempo ad assorbire i suoi valori e ho sempre cercato di metterli in pratica sia nell’attività professionale che al di fuori del lavoro: gli devo un tributo, anche perché ha lavorato per tutta la vita e non è riuscito a godere del meritato riposo».

Un percorso lungo e articolato, insomma, sfociato nei giorni scorsi nella consegna dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. «Ci tengo a ringraziare il cavaliere Lucio Tabini, mio mentore nonché colui che ha sostenuto la mia candidatura, e voglio condividere questa onorificenza con lui – conclude Rancilio, che ha ricevuto anche le congratulazioni dell’amministrazione comunale -. Quella di giovedì è stata una bellissima cerimonia: per me è stata un’emozione fortissima, anche l’essere circondato dagli altri insigniti e dai loro familiari e collaboratori. Sono stato privilegiato e fortunato».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Ottobre 2023
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