Bene Comune “boccia” il documento unico di programmazione della giunta Berra
Due in particolare i punti del documento unico di programmazione finiti nel mirino di Bene Comune: il sociale e la cultura
Bene Comune “boccia” il documento unico di programmazione portato tra i banchi del consiglio comunale di Cerro Maggiore dalla giunta Berra durante l’ultima seduta del parlamentino con un voto che «non poteva che essere negativo», come sottolinea la stessa civica di centrosinistra, dal momento idee progetti del gruppo di opposizione sono «molto diversi, in netta discontinuità con quanto è accaduto negli ultimi anni».
Due in particolare i settori finiti nel mirino di Bene Comune: il sociale e la cultura. «Soprattutto in questi due ambiti la carenza di personale, un problema che ritorna spesso nel documento unico di programmazione, rende necessaria la collaborazione con le associazioni e il Terzo Settore: è però doveroso considerare queste realtà non come semplici erogatrici di servizi ma come soggetti con cui progettare strategie comuni».
«La nuova biblioteca difficilmente potrà essere gestita in modo efficace con i tre dipendenti attuali – aggiungono dall’opposizione – e ci pare che manchi un’idea concreta di progettazione per il futuro. Nel documento mancano anche un capitolo e un approfondimento specifico dedicato al disagio giovanile, in forte crescita stando anche alle segnalazioni che ci arrivano da diverse realtà di Cerro e Cantalupo».
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