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Il centrodestra “boccia” l’ultimo documento unico di programmazione della giunta Ielo

Dai medici di base all'ambiente, passandoper la riqualificazione della Torre Amigazzi e la scuola paritaria Don Arioli, dal centrodestra arriva una sonora bocciatura per l'ultimo DUP della giunta Ielo

ambrogio casati consigliere comunale a rescaldina

L’ultimo documento unico di programmazione della giunta Ielo deve ancora essere approvato, dopo la presentazione dello scorso luglio, ma a Rescaldina dalle opposizioni già fioccano le critiche. Dagli uffici ai medici di base, dalla crisi economica all’ambiente, passando per argomenti “caldi” ormai da anni come la riqualificazione della Torre Amigazzi e la scuola paritaria Don Arioli, dal centrodestra arriva infatti una sonora bocciatura.

«Si potrebbe cominciare con l’emergenza sanitaria Covid-19 che ha bloccato completamente gli uffici comunali, creando disagi notevoli a tutti i cittadini, operatori commerciali, liberi professionisti e tutti quanti, per un motivo o per l’altro, hanno avuto bisogno dei servizi comunali – è la critica del consigliere Ambrogio Casati, che “boccia” anche i consigli comunali convocati per troppo tempo in videoconferenza -. Disagi notevoli protrattisi oltremisura e che ancora oggi lasciano i loro strascichi negativi. Per fare un esempio concreto e estremamente popolare citeremo il servizio per ottenere la carta d’identità. I cittadini vengono invitati a prenotarsi sul sito del comune per poter accedere all’ufficio: ma vi rendete conto di quanti rescaldinesi di fronte a questa richiesta si trovano in imbarazzo? Nulla avete fatto per andare incontro ai cittadini meno “tecnologici”. Risultato: diversi rescaldinesi si recano ad Uboldo per farsi fare la carta d’identità senza tutti gli impicci e la ottengono con estrema facilità».

Poi la carenza di medici di medicina generale, problema peraltro che accomuna quasi tutti i comuni del Legnanese. «Diversi medici di base in questi ultimi anni sono andati in pensione o hanno risolto il loro rapporto e cosi migliaia di cittadini si sono trovati senza medico – prosegue Casati -. Non mi sembra di aver rilevato alcuna azione per fronteggiare questo disagio da parte di questa giunta e non mi sembra che in questo DUP ci sia qualcosa al riguardo per alleviare i fastidi che incontrano i nostri concittadini in questo campo».

Dopo la sanità, sull’agenda del centrodestra c’è la crisi economica. «La crisi economica di livello europeo colpisce ovviamente anche Rescaldina – aggiunge il consigliere di opposizione -, infatti abbiamo assistito ai licenziamenti di ex Auchan, ora Margherita, ai licenziamenti di Emerson, ex Raimondi, alle chiusure di vari negozi di vicinato ed anche di grossi marchi alimentari all’interno del centro commerciale, nonché alla chiusura di tutto il piano superiore dell’attuale Conad, senza che questa amministrazione sia riuscita in qualche modo a calmierare questo andamento. Difficile, certo, la crisi economica è una calamità generalizzata in tutta Italia, ma questa amministrazione, al di là di partecipare  ai “tavoli”, non ha messo in campo alcuna soluzione, se non il Distretto del Commercio, con che risultati concreti non si sa».

Pollice verso anche per l’ecologia («Mentre si sprecano i titoloni a favore di ecologia, ambientalismo, tutela e salvaguardia del verde, a parole, come pure del consumo di suolo zero, sempre a parole, quando siete messi alla prova non esitate a far abbattere due pini maestosi per far posto ad una nuova palazzina e a far costruire box a raso, anziché sottosuolo»), per la riqualificazione della Torre Amigazzi («Cinque milioni di euro pervenuti dal PNRR, 1 milione, o forse più, per acquistare la totalità della proprietà, ed 1 milione di euro, già disponibili ancor prima di aver mosso un dito a fronte dell’aumento prezzi, erogati sempre tramite PNRR, soldi che i rescaldinesi saranno chiamati a rifondere all’Europa che ce li ha malauguramente prestati») e per la nuova materna di Rescalda («Altra spesa fuori da ogni equilibrio sono i 980.000 per la costruzione di quattro aule per la scuola materna di Rescalda, a fronte di una denatalità conclamata che, purtroppo, renderà questa spesa inadeguata, anche superflua»).

Così come per le condizioni in cui versa Villa Rusconi, per la gestione della Polizia Locale («Cinque addetti su otto hanno chiesto il trasferimento ad altro comune») e dello sport («Se un paese come Rescaldina rimane senza una squadra di calcio che lo rappresenti nemmeno nella più infima serie, gli sforzi o non ci sono o sono vani»), per la viabilità tra «sensi unici “senza senso”, strade disastrate e piene di buche, marciapiedi impraticabili, sottopassi che si allagano appena cadono quattro gocce di pioggia» e «piste ciclabili inutili» e per lo spaccio del Bosco del Rugareto.

L’ultima stoccata è per la fase di stallo in cui versa la convenzione con la scuola paritaria Don Arioli. «Per affossare definitivamente questa scuola paritaria avete in mente di aumentare il canone di affitto da mille euro attuali a 15mila euro – conclude Casati – e siccome volete pararvi la faccia di fronte a questa oscenità avete il coraggio di dire che una stima periziale indica in 30.000 euro il canone che la paritaria dovrebbe pagare. A fronte concedete in comodato d’uso gratuito l’immobile sito sulla provinciale alla cooperativa La Tela, e ne pagate pure le bollette».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Settembre 2023
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