Nuova palazzina tra via Bixio e piazza Mercato a Rescaldina, il centrodestra: “No all’abbattimento di due alberi”
La speranza dell'amministrazione è quella di salvare i due alberi spostandoli nel parco che verrà realizzato su parte di piazza Mercato
Via libera tra le polemiche in consiglio comunale a Rescaldina al permesso di costruire convenzionato per la realizzazione di una nuova palazzina di quattro piani tra la piazza del mercato e via Bixio.
«Andremo ad acquisire circa 100 metri quadri di superficie per rettificare l’area della piazza e per consentire una congruità con il progetto PINQUA (che prevede la riqualificazione della Corte della Torre Amigazzi e della piazza del mercato, ndr), che prevede di mantenere la destinazione del mercato e di allocare un congruo numero di bancarelle nonostante una buona parte della piazza diventerà un giardino – ha spiegato l’assessore alle Opere pubbliche Adriana Gulizia -. Di contro, andiamo a cedere all’operatore circa 80 metri quadri di superficie di fronte all’accesso carraio della nuova costruzione, aree che verranno mantenute e sistemate dall’operatore nonostante rimarranno di uso pubblico. Nelle aree alienate verrà comunque mantenuta la presenza di un albero esistente e si creerà un’aiuola più consona».
«Sono previste nella convezione la realizzazione di una pavimentazione uguale a quella esistente sull’area che viene ceduta al comune e la sistemazione e la manutenzione di due parchi che verranno concordati con il comune: in linea di massima sono stati individuati in quello di Villa Rusconi e in quello di via Montello. Verranno inoltre demoliti i servizi igienici esistenti in piazza Mercato e verrà fornito e realizzato un nuovo blocco di servizi igienici che molto probabilmente verrà collocato nella zona dove si dovrà spostare temporaneamente il mercato durante gli anni di cantiere per il progetto PINQUA. Il costo dello spostamento dei bagni e della manutenzione dei parchi è di circa 42mila euro e non è scomputato dagli oneri».
La delibera ha però incontrato la ferma opposizione del centrodestra, contrario all’abbattimento di due alberi richiesto dall’operazione. «Siamo favorevoli a questa operazione, ma per costruire questa palazzina di quattro piani fuori terra composta da nove appartamenti e da nove box fuori terra bisogna abbattere due alberi che stanno attualmente in piazza Mercato, al confine estremo di questa proprietà – ha infatti sottolineato il consigliere Ambrogio Casati -. Abbiamo proposto di chiedere al progettista di fare qualcosa per salvaguardarli, magari costruendo i box sotto l’edificio ed evitando anche consumo di suolo. Invece la delibera viene ripresentata tale e quale e ribadiamo la nostra contrarietà. Vi definite ambientalisti, proponete il consumo di suolo zero, e ora abbattete due alberi e fate i box esterni? Questi alberi, sfortunatamente, non hanno una circonferenza di 80 centimetri, altrimenti non si sarebbero potuti abbattere. Chiediamo ancora una volta di ripensarci».
La speranza dell’amministrazione è però quella di poter salvare i due alberi spostandoli, anche perché ci sono «ragioni tecniche che sconsigliano il mantenimento in loco» visto il futuro cantiere. «Ho approfondito la possibilità di uno spostamento delle piante – ha replicato alle critiche del centrodestra il sindaco Gilles Ielo -. L’impianto radicale di questo tipo di cedri si sviluppa per un’ampiezza tra i cinque e i dieci metri e una profondità analoga e ci sono delle tecniche che consentono lo spostamento. È evidente che questo comporta un confronto con l’operatore. Avrò cura di approfondire ulteriormente, potrebbe esserci l’opportunità di collocare questi due alberi nel futuro parco che si andrà a creare: dipenderà dalla tempistiche che ha in mente l’operatore su una convenzione che dura quattro anni, ma visto che i lavori del PINQUA andranno terminati entro il 2026 immagino che con un buon coordinamento si potrebbe approfondire questa opportunità. Oggi non posso dire che salveremo quei due alberi, ma proprio per il nostro spirito ambientalista ci proveremo».
Parole, quelle del sindaco che non hanno comunque convinto il centrodestra, che si è detto preoccupato anche per la prevista riduzione del mercato che passerà dalle attuali 53 bancarelle, spuntisti compresi, a 42 anche a fronte di una serie di pensionamenti in programma nei prossimi anni rispetto ai quali le associazioni di categoria hanno segnalato assenza di prospettive di rinnovo e di ricambio generazionale. Oltre al pollice verso dell’opposizione, sulla delibera c’è stata anche l’astensione del presidente del consiglio comunale Massimo Gasparri.
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