Il comune pensa ad una convenzione “ponte” per la scuola Don Arioli: “Nessuna volontà di farla chiudere”
La convenzione "ponte", con canone di locazione congelato, darebbe tempo per una trattativa. Sul tavolo anche il Cinema Teatro La Torre
Una convenzione “ponte” della durata di tre anni, durante i quali il canone di locazione da 15mila euro rimarrebbe “congelato”, per discutere il futuro della scuola materna Don Arioli ma anche di altri immobili parrocchiali e comunali: su tutti il Cinema Teatro La Torre, la ex Villa Saccal e il salone teatro di Rescalda. È questa la soluzione alla quale sta lavorando l’amministrazione comunale di Rescaldina per la scuola paritaria della frazione, tornata al centro dello scontro politico dopo la netta presa di posizione del centrodestra rispetto all’ipotesi di adeguamento del canone di locazione.
Il tavolo di confronto tra comune, scuola e parrocchia – due realtà che comunque le si guardi sono legate a doppio filo, visto anche il doppio ruolo di parroco e presidente dell’associazione Scuola materna “Don Antonio Arioli” di don Enrico Vertemati – dalla proroga della convenzione della scorsa estate non si è mai interrotto. Da un lato c’è la proposta di Piazza Chiesa, che a fronte di una valutazione dell’Agenzia delle Entrate sul canone di locazione, stimato in 35mila euro, ne chiede alla scuola 15mila: molti di più dei mille attualmente corrisposti, ma meno della metà della cifra indicata dall’agenzia per dare atto di un «rapporto di sussidiarietà» che l’amministrazione tuttora riconosce anche se ad oggi la scuola pubblica avrebbe i numeri per gestire tutta l’utenza. Dall’altro c’è, invece, la richiesta della scuola, che vorrebbe occupare l’edificio a titolo gratuito proprio in virtù del ruolo svolto dalla scuola.
Posizioni per ora lontane, che potrebbero però incontrarsi e mezza strada considerando l’idea di una permuta tra la scuola e un altro immobile. In questo senso la prima scelta per il comune sarebbe il Cinema Teatro La Torre: l’immobile, però, non è di proprietà della scuola ma della parrocchia, che al momento appare più propensa a valutare lo “scambio” con il salone teatro di Rescalda, aprendo un confronto separato per il cinema-teatro di via Melzi, piccolo gioiello architettonico oggi di fatto abbandonato e in stato di degrado e con ogni probabilità futuro protagonista, come succede ormai da decenni, della campagna elettorale.
Il primo obiettivo, quindi, è quello di «arrivare ad un accordo che dia tempo – spiega il sindaco Gilles Ielo -: la nostra proposta è quella di una convenzione “ponte” di tre anni con sospensione del canone di locazione per promuovere incontri finalizzati alla valutazione di quanto necessario per la stipula di un accordo. Da parte nostra c’è pienissima apertura al confronto: l’importante è che ci sia un dialogo per affrontare queste tematiche. Quello che chiediamo è di sottoscrivere la convenzione in modo che la scuola abbia titolo per occupare lo stabile, sperando che la sospensione del canone possa aiutare a concorrere all’equilibrio della trattativa. I tre anni, peraltro, permetterebbero la conclusione del ciclo scolastico a chi inizierà a frequentare a settembre qualora non ci fossero le condizioni per un accordo».
«Non c’è da parte nostra nessuna volontà di far chiudere la scuola paritaria – aggiunge Ielo, replicando alle affermazioni del centrodestra -, anzi l’abbattimento del canone è proprio un riconoscimento del rapporto di sussidiarietà che da sempre c’è con la scuola. Le altre questioni sollevate dal centrodestra nulla c’entrano con la scuola Don Arioli. Per la scuola primaria Manzoni abbiamo investimento i 980mila euro per la riqualificazione degli spazi interni, fino ad oggi usati in condivisione tra primaria e materna ma anche altri 700mila euro frutto di un bando vinto sempre nell’ottica di una riqualificazione complessiva del plesso. una riqualificazione complessiva del plesso. Quanto a La Tela, invece, la legge sui beni confiscati prevede che possa esserci l’assegnazione diretta da parte dell’amministrazione: ciò nonostante abbiamo promosso un bando di gara ad evidenza pubblica e stiamo rispettando la normativa prevista per beni confiscati, che prevede il comodato d’uso gratuito».
Quella che coinvolge la scuola don Arioli, peraltro, è una partita che potrebbe cambiare il volto di Rescaldina, nella quale anche il salone parrocchiale di via Alberto da Giussano messo sulla bilancia dalla parrocchia, che ha più di 200 posti, potrebbe avere un ruolo come “via di mezzo” tra una struttura tutto sommato di dimensioni ridotte come l’auditorium e una come il Cinema Teatro La Torre. Così come quasi inevitabilmente lo avrà la ex Villa Saccal, anche perché ogni ipotesi di riqualificazione della sala di via Melzi dovrà fare i conti, tre le altre incognite, con la “convivenza” con la vicina RSA, che almeno fino al 2029 avrà un contratto di comodato in essere per l’utilizzo della struttura e che per il paese, come hanno reso evidente la pandemia il progressivo invecchiamento della popolazione, è fondamentale.
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