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A Rescaldina è scontro sull’affitto per la scuola Don Arioli, il centrodestra: “La giunta vuole un maxi aumento”

Centrodestra critico rispetto all'ipotesi di un aumento del canone di locazione richiesto alla scuola Don Arioli, che aveva spaccato la politica già la scorsa estate

scuola don arioli rescaldina

A volte ritornano. Si accende ancora una volta lo scontro politico a Rescaldina sul futuro della scuola dell’infanzia paritaria Don Arioli, già finita negli ultimi anni a più riprese sul ring: prima nel 2017, quando alla scadenza della convenzione con il comune c’era stata una netta spaccatura tra la direzione dell’istituto e Piazza Chiesa rispetto al possibile trasferimento in via Baita, e poi la scorsa estate, quando alle soglie della nuova scadenza del documento centrodestra e centrosinistra si erano nuovamente ritrovati su posizioni diametralmente.

Oggetto del contendere era allora e resta oggi l’adeguamento del canone di locazione che la scuola dell’infanzia paritaria è chiamata a corrispondere al comune per l’occupazione di quella che di fatto è la sua sede storica in via Rusconi. «Gli amministratori di centrosinistra di Rescaldina vogliono aumentare il canone di locazione alla scuola materna “paritaria” di Rescalda, gestita da religiosi, da mille a 15mila euro all’anno – è la “denuncia” del centrodestra che arriva dal consigliere comunale Ambrogio Casati -. Tale scuola opera da 100 anni in uno stabile che originariamente era della parrocchia, in seguito ceduto, per un piatto di lenticchie, al comune di Rescaldina. Per cento anni questa scuola materna paritaria ha contribuito a soddisfare le esigenze scolastiche primarie dei cittadini di Rescaldina, sollevando il comune da gravosi impegni pratici e finanziari. Ora la giunta di centrosinistra ha la faccia tosta di chiedere un incremento consistente del canone di affitto, dimenticando tra l’altro che i 51 bambini che frequentano tale scuola materna paritaria sarebbero altrimenti a carico delle casse comunali, in tutti i sensi».

«Per contro gli stessi amministratori di centrosinistra concedono lo stabile sulla strada provinciale in comodato d’uso gratuito alla cooperativa La Tela, che lo adopera come ristorante, con risultati alquanto deludenti – prosegue il consigliere -. Non solo, per far concorrenza alla scuola materna paritaria sempre gli amministratori di centrosinistra spendono ben 980mila euro per costruire quattro aule per la scuola materna pubblica di Rescalda in via Asilo. Sottoponiamo ai cittadini rescaldinesi questa diversità di trattamento e chiediamo il loro parere: economicamente parlando, le famiglie che mandano i loro bambini alla scuola paritaria oggi spendono circa 120 euro al mese, con l’aumento del canone di affitto a 15.000 euro le famiglie spenderebbero 160 euro al mese, cifra non indifferente (la cifra è frutto di una stima formulata dal centrodestra sulla base dell’aumento dei costi conseguente all’adeguamento del canone di locazione, ndr). Se poi qualche famiglia ha la “fortuna” di averne due, di bambini, apriti cielo….i rescaldinesi devono rendersi conto da chi hanno scelto per governarli».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Luglio 2023
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