Nell’area del “Bosco Wwf di Vanzago” stop al sorvolo anche di droni, superleggeri ed elicotteri
A dar maggior fastidio sono i droni. Secondo gli esperti del Wwf questi apparecchi creano «un disturbo della fauna in un’area che, invece, dovrebbe garantire il massimo rispetto per le popolazioni presenti»
L’ENAV (Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo) in questi giorni di luglio ha comunicato che lo spazio aereo dell’area protetta “Bosco Wwf di Vanzago” è una «zona controllata». Ciò significa che non sarà più possibile il sorvolo sia con i droni che con mezzi come i superleggeri e gli elicotteri.
«I limiti orizzontali dello spazio aereo coincidono con il perimetro del “Bosco Wwf di Vanzago”, mentre quelli verticali: SFC – 1500 FT AGL» spiegano dall’Oasi verde.
L’esigenza dello spazio aereo controllato nasce principalmente dal diffuso utilizzo di droni. Apparecchi che secondo gli esperti del Wwf «comportato un disturbo della fauna in un’area che, invece, dovrebbe garantire il massimo rispetto per le popolazioni presenti. L’intervento di ENAV scongiura finalmente questo disturbo che, ultimamente, risultava frequente e difficilmente gestibile».
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