Sparò al rivale d’amore a Dairago: presi i complici del colpevole in fuga
I due uomini, che avrebbero aiutato il 40enne ancora in fuga, sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Legnano
Nella mattina odierna, martedì 11 luglio, i carabinieri della Compagnia di Legnano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di tre persone, tutte italiane e residenti nel legnanese, ritenute responsabili, in concorso tra loro, di lesioni personali aggravate dall’uso di arma da fuoco.
L’attività investigativa che ha portato al provvedimento restrittivo scaturisce dal ferimento di un 43enne del posto, verificatosi, nella notte tra il 20 e 21 maggio scorso, nei pressi di un bar di piazza Mazzini a Dairago. La vittima era stata ferita alla gamba da un colpo di arma da fuoco, esploso contro di lui da un soggetto che l’aveva sorpresa alle spalle, mentre, uscita dal bar, si stava recando verso la propria auto insieme alla propria compagna.
Le indagini, avviate nell’immediatezza dei fatti e coordinate dal pm Nadia Calcaterra, hanno consentito di rinvenire sul luogo del fatto un bossolo 9×21 e di identificare, anche grazie all’analisi delle immagini tratte dal sistema di videosorveglianza cittadino, l’autore materiale del ferimento.
Gli ulteriori approfondimenti investigativi, svolti anche mediante attività tecniche, oltre a consolidare il quadro indiziario nei confronti dell’autore materiale dell’agguato, un 40enne, hanno consentito di identificare i due complici, entrambi di 24 anni, i quali, dopo aver assistito all’esecuzione, ne avevano agevolato la fuga. Questi, dapprima, avevano difeso l’uomo dalla reazione della compagna della vittima, spintonandola fino a farla rovinare a terra, dopo che questa aveva colpito con un ombrello l’aggressore; poi gli avevano garantito la fuga facendolo salire a bordo di un’autovettura con cui si allontanavano repentinamente facendo perdere le proprie tracce.
Gli arrestati sono stati condotti nella casa circondariale di Busto Arsizio a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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