Degrado nei giardinetti di Largo Piazzi a Nerviano
Contattato da alcuni residenti, il consigliere comunale Massimo Cozzi ha constatato di persona «la maleducazione e l’inciviltà di chi si è divertito a fare danni»
Il consigliere comunale della Lega, Massimo Cozzi segnala una situazione di degrado nei giardinetti di Largo Piazzi, nel quartiere Colorina di Nerviano. Contattato da alcuni residenti, lo scorso fine settimana (8,9 luglio) l’ex sindaco ha constatato di persona «la maleducazione e l’inciviltà di chi si è divertito a fare danni, oltre a mancare di rispetto al diritto al riposo e alla tranquillità dei residenti».
Raccoglitore delle pile esauste gettato per terra, altalene presenti attorcigliate e lasciate appese in alto, rifiuti di ogni genere lasciati per terra, giochi per bambini imbrattati, scritte oscene e bottiglie di birra rotte con cocci di vetro abbandonati pericolosamente per terra. È quanto osservato dall’esponente del Carroccio che attraverso una nota stampa denuncia: «Sono questi i risultati che si potevano vedere domenica mattina, recandosi sul posto, restando basiti di fronte a quanto successo. La presenza, soprattutto nel periodo estivo, fino a tarda notte di un gruppo di ragazzi, sta diventando una costante, che mi dicono sia stata segnalata “inutilmente” per ora. Nessuno vuole impedire tale ritrovo, sia chiaro, ma il diritto al divertimento deve tenere conto del sacrosanto diritto al riposo e alla tranquillità, oltre al rispetto della cosa pubblica. Purtroppo a Nerviano, oltre a questa, esistono situazioni simili di mancanza di rispetto e di maleducazione, che trascendono soprattutto in questo periodo. Da quando esiste il Comando Unico di Polizia Locale è un moltiplicarsi di comunicati stampa di auto-lodi delle operazioni fatte, dove si dicono solamente le cose belle di una Nerviano che funziona alla perfezione e dove le cose brutte non esistono più. Da parte nostra non ci stancheremo mai di essere la voce “critica”, che non si allinea al pensiero unico di questo periodo e continueremo a segnalare il tutto sia nelle sedi opportune che all’opinione pubblica “locale”».
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