Pianta pericolante alle case Aler di via Morelli a Nerviano. La segnalazione è partiti ad inizio giugno dai cittadini, che hanno richiesto l’intervento della Polizia Locale, i cui agenti hanno effettivamente riscontrato la presenza di un pino alto circa 15 metri inclinato verso le abitazioni.

Il passo successivo è stato chiamare in causa i Vigili del Fuoco, che hanno cercato di tamponare il pericolo tagliando gran parte dei rami sul lato inclinato per alleggerirne il peso ma hanno segnalato la necessità di un intervento strutturale anche su altri due alberi.

Per evitare pericoli sia per i cittadini che per gli oggetti, quindi, la Polizia Locale ha transennato l’area, chiedendo l’intervento dell’Ufficio tecnico e dell’Ufficio Ambiente. L’area, però, è di proprietà di Aler, che ha in carico anche la manutenzione, per cui lunedì 19 giugno il Comando unico di Nerviano e Pogliano ha intimato alle Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale Pubblica di mettere in sicurezza l’area entro il successivo lunedì 26 giugno.

L’intervento, però, si fa tuttora attendere, come hanno constatato gli stessi agenti durante un controllo effettuato martedì 27 giugno, durante il quale è stato anche riscontrata la rimozione delle transenne, già più volte spostate e ripristinate dalla Polizia Locale, e per questo il Comando ha rimesso gli atti all’Ufficio Ambiente per i provvedimenti del caso.

La pianta pericolante di via Morelli in questi è finita anche al centro del dibattito sui social dopo la “denuncia” del consigliere di opposizione Massimo Cozzi. «Sono passati 24 giorni e mi risulta che nulla sia stato fatto per rimuovere la “potenziale” fonte di pericolo – ha sottolineato l’ex sindaco -. Fra l’altro alcuni residenti mi hanno detto che il tratto di strada, fatto chiudere per precauzione dai Vigili del Fuoco, si è riaperto da solo con la caduta delle transenne! Che sia del Comune o di ALER la competenza, ma si intervenga il prima possibile, mettendo in definitiva sicurezza la situazione. Con i temporali e con il vento, non ci si può permettere di rischiare!».

Foto tratte dalla pagina Facebook del consigliere comunale Massimo Cozzi