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Ricollocamenti, pre-pensionamenti e 13 licenziamenti per i dipendenti Grancasa di Nerviano

La crisi Grancasa è finita al centro di un'interrogazione presentata da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano

grancasa nerviano

Proposte di ricollocamento, pre-pensionamento per un terzo dei 33 dipendenti e accettazione del licenziamento collettivo per altri 13: si riassume così il futuro del personale del punto vendita Grancasa di Nerviano, che ha chiuso i battenti a maggio in quello che è stato di fatto l’ultimo atto di una crisi che si è trascinata per quasi dieci anni.

Lo ha spiegato il sindaco del paese Daniela Colombo durante l’ultima seduta del consiglio comunale cittadino, rispondendo ad un’interrogazione presentata da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano per chiedere conto del futuro occupazionale dei dipendenti del punto vendita e della destinazione futura dell’intera area, dove «da diverso tempo ormai regna il degrado totale».

«Grancasa ha avviato una procedura di licenziamento collettivo a livello nazionale – ha spiegato la prima cittadina, che per la crisi della catena specializzata in arredamento ha incontrato due volte il segretario generale della CGIL Ticino Olona -. Per quanto riguarda il sito di Nerviano, c’erano 33 dipendenti ai quali è stato proposto un ricollocamento negli altri siti operativi di Grancasa, come Gerenzano, Pero, Paderno Dugnano. Per circa un terzo dei dipendenti sono stati avviati percorsi di pre-pensionamento e in 13 hanno accettato la procedura di licenziamento collettivo e hanno potuto beneficiare degli incentivi – che a dire la verità non erano certo corposi – e della NASPI».

Rimane nel limbo anche la situazione dell’area tra via Canova e via Milano: interlocuzioni in questo senso tra Piazza Manzoni e la proprietà non ce ne sono state, ma da quanto la prima cittadina ha appreso dai sindacati «sembra che le proprietà voglia vendere e in qualche modo con la vendita ristrutturare gli altri punti vendita ancora operativi». E anche per il parcheggio antistante l’ormai ex punto vendita Grancasa «bisognerà vedere cosa succederà dell’immobile in una trattativa privata, rispetto alla quale l’ente non ha leve».

La discussione relativa alla crisi Grancasa, peraltro, ha segnato l’ennesima schermaglia verbale tra l’attuale maggioranza e la coalizione che l’ha preceduta al governo del paese. «È evidente che quando si diventa sindaci si cambia idea. Sono andato a rileggere l’interpellanza presentata sulla Grancasa quando ci fu il licenziamento di 13 persone: all’epoca ero io sindaco, ho incontrato sindacati e proprietà e interessato Regione Lombardia. Mi ricordo che in quell’occasione l’attuale sindaco disse che “fare propaganda sulla pelle delle persone è veramente una cosa odiosa. Regione Lombardia, ma anche il comune di Nerviano possono mettere sul tavolo delle proposte. Se si vuole veramente tentare di dare una risposta le leve si possono mettere in campo, si possono valutare ad esempio degli incentivi fiscali con Grancasa sul territorio […]”. Quando era consigliere comunale di opposizione (Daniela Colombo, ndr), l’allora sindaco, che ha fatto tutto quello che poteva, ha fatto propaganda sulla pelle delle persone, in questo caso il comune può fare ben poco».

«In effetti lei ha partecipato a quella fase, quando sono diventata io sindaco c’era già il licenziamento collettivo in atto – la lapidaria replica della prima cittadina -: la questione era già chiusa in questo caso, parliamo di un licenziamento collettivo a livello nazionale».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Giugno 2023
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