“Challenge” sui binari del treno, tre minorenni fermati dalla Polizia Locale di Parabiago
Un gioco pericoloso, bloccato dall'intervento degli agenti della Polizia Locale di Parabiago. Tre ragazzini sono stati fermati nel pomeriggio di lunedì 26 giugno, intorno alle 17 in prossimità della stazione ferroviaria
Un gioco pericoloso, una folle “challenge” bloccata dall’intervento degli agenti della Polizia Locale di Parabiago. Tre ragazzini sono stati fermati nel pomeriggio di lunedì 26 giugno, intorno alle 17 in prossimità della stazione ferroviaria: un agente in borghese é intervenuto per bloccare il gioco di tre ragazzi che continuavano ad attraversare i binari in continuazione, da una parte all’altra della banchina. Questo nonostante la presenza di una staccionata posta tra i binari e posizionata in passato da FS proprio per impedire l’attraversamento.
Uno dei tre ragazzi si è anche messo a fare flessioni sul binario 2, chiedendo agli amici che si trovavano sulla banchina attigua di riprenderlo e fotografarlo. I tre ragazzi sono minorenni, uno ha meno di 14 anni: sono residenti in comuni limitrofi a Parabiago e sono stati fermati dall’operatore in borghese intervenuto, che ha richiamato anche l’attenzione del capostazione perché nessuno sembrava interessarsi a loro.
I tre sono stati accompagnati al Comando di Polizia Locale in attesa dei genitori, nel frattempo convocati per spiegare loro l’accaduto e per la riconsegna dei figli minorenni.
«Questi interventi in borghese effettuati presso la stazione e in altre zone della città, nascono da una richiesta dell’amministrazione comunale al fine di prevenire atti di violenza o di “challenge”, come si usa dire adesso – commenta il Angelo Imperatori -. Un servizio che evita questi atti che mettono in grave pericolo chi pone in essere queste condotte. Ci auguriamo che da questa esperienza questi ragazzi abbiano capito il pericolo, ma nello stesso tempo lo abbiamo compreso anche altri loro coetanei».
Duro il commento del sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi: «È davvero brutto assistere al mancato intervento di persone adulte nei confronti di questi ragazzi – afferma – anche solo una chiamata alla Polizia Locale o ferroviaria, come se la vita degli altri non ci toccasse. Purtroppo l’indifferenza rende complici degli atti di attraversano binari per evitare il sottopasso. A maggior ragione se si tratta di ragazzi che giocano sfidando la vita… dobbiamo essere intolleranti di fronte a queste consuetudini, altrimenti si avvalla l’idea che la vita umana vale un gioco tra amici. Mi permetto anche di precisare che questa attenzione di richiamo e allerta la dobbiamo praticare tutti perché la Polizia Locale non può essere onnipresente e tutti siamo responsabili della sicurezza collettiva. Perché poi, quando capita l’irreparabile, è colpa delle istituzioni e della mancanza di sicurezza, ma qui le barriere c’erano».
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