“Acquasantiere vuote per le lacrime degli interisti”: lo sfottò “virale” del parroco di Villa Cortese
Sta facendo il giro del web lo "spezzone" della diretta streaming della messa domenicale a Villa Cortese con lo sfottò del parroco ai tifosi interisti
«Mosso da un profondo senso di pietà cristiana, oggi ho svuotato le acquasantiere perché gli interisti possano versarci dentro le loro lacrime. Come dice il Vangelo, non preoccupatevi: il sole di Dio per voi splende anche oggi». È così che all’indomani della finale di Champions persa dall’Inter don Maurizio Toia, parroco della parrocchia San Vittore Martire di Villa Cortese, ha accolto i fedeli nerazzurri alla messa domenicale.
Uno sfottò inatteso, quello del parroco, arrivato insieme agli annunci diramati dal pulpito a fine messa, che nel giro di qualche giorno è diventato virale. Sui social, dove è stato ripreso anche da Rompipallone, la community nata nel 2012 da un’idea di Antonio Manzo, CEO del Nuovevoci Network che comprendeva già SpazioNapoli, SpazioMilan, SpazioJ e SpazioInter. Ma anche sui quotidiani, sportivi e non, come ad esempio Tuttosport.
La beffa, si sa, fa parte del gioco: chi vince fa festa, a chi perde restano gli sfottò. Quello che è insolito, però, è che nel Legnanese dopo la notte amara dell’Atatürk Olimpiyat Stadyumu, quella in cui all’Inter è sfuggita di mano la coppa dalle grandi orecchie, andata per la prima volta al Manchester City del “marziano” Haaland dopo una vittoria di misura, la fede religiosa si sia “mischiata” a quella calcistica.
Già a Rescaldina, infatti, i postumi della partita si erano trasformati in uno striscione appeso sulla cancellata della chiesa di Rescalda con un messaggio inequivocabile: “Per Berlino le campane hai suonato, ad Istanbul sei stato castigato”. E una firma altrettanto inequivocabile: “Quelli che non dimenticano”.
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