Ancora scontro sulla petizione contro il Comando unico di Polizia Locale tra Nerviano e Pogliano
Il sindaco ha comunicati l'intenzione di «convocare una delegazione di circa trenta firmatari scelti in modo casuale». Lega, PD, GIN e Con Nerviano: "Irrispettoso"
Il Comando unico di Polizia Locale tra Nerviano e Pogliano Milanese è ormai realtà, ma non si spegna la coda di polemiche nata intorno alla decisione dell’amministrazione di fare fronte comune con il paese limitrofo. A far discutere è, ancora una volta, la raccolta firme promossa, pur senza simboli di partito, da Partito Democratico, Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano e sottoscritta da più di 700 nervianesi per chiedere di fermare il progetto.
A poco meno di un mese dall’approvazione della convenzione per il Comando unico da parte del consiglio comunale, infatti, la prima cittadina Daniela Colombo ha risposto al primo firmatario della petizione, il consigliere Dem Girolamo Franceschini, in quella che PD, Lega, GIN e Con Nerviano considerano una maniera «del tutto irrituale», comunicando l’intenzione di «convocare una delegazione di circa trenta firmatari scelti in modo casuale dall’elenco pervenuto»: iniziativa che per i sostenitori della raccolta firme «va ben oltre le stesse norme comunali relative alle petizioni popolari».
«Il regolamento comunale non prevede che il sindaco scelga a quali cittadini firmatari di una petizione dare risposta – precisa Franceschini, in qualità di primo firmatario, nella risposta alla prima cittadina -. Come ampiamente dibattuto nel corso dell’ultimo consiglio comunale, la sede naturale per la risposta alla petizione era la seduta consiliare che vedeva all’ordine del giorno l’approvazione della convenzione».
«A convenzione ormai approvata – prosegue Franceschini – e a intervenuta nomina del nuovo comandante esautorando chi avrebbe naturalmente dovuto assumere tale incarico, appare inutile e fuori luogo la pretesa di volere per l’ennesima volta argomentare le ragioni di una scelta che, nell’esclusivo interesse dei cittadini nervianesi, auspichiamo non si riveli del tutto nefasta. Corre, infine, l’obbligo di segnalare l’evidente violazione di ogni principio di democrazia partecipata e di rispetto per le posizioni da lei non condivise, che si ricava dal tenore della sua missiva».
«Il sindaco Colombo pretende dunque di scegliere una “delegazione” di firmatari, in un non precisato “modo casuale” e di convocarli senza specificarne il motivo, quando ormai la convenzione è già in vigore da settimane – concludono PD, Lega, GIN e Con Nerviano -. Riteniamo che questa iniziativa del sindaco sia non solo tardiva, ma anche irrispettosa nel metodo, oltre che del regolamento comunale, dei cittadini e in particolare dei firmatari di questa e di ogni altra petizione popolare».
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