Cambiamento climatico: “Bicipace” chiede a 44 sindaci di “fare la differenza”
Il coordinamento di bicipace scrive ai primi cittadini di 44 Comuni delle province di Milano, Varese e Novara dove domenica 28 maggio passerà la carovana di ciclisti
Egregi sindaci
Domenica 28 maggio si terrà la trentanovesima edizione di Bicipace, storica manifestazione in bicicletta che unisce più generazioni di ciclisti, pacifisti e attivisti dalla Lombardia e dal Piemonte. Le partenze saranno dislocate in oltre quaranta comuni delle province di Milano, Varese e Novara, il punto di arrivo per tutti i partecipanti sarà alla Colonia Fluviale di Turbigo (MI), nel cuore del Parco del Ticino. Il coordinamento di Bicipace vi sollecita, in qualità di amministratori pubblici del territorio, a fare la differenza. Vi chiediamo di favorire il cambiamento con azioni concrete, proponendo città più sicure e adatte alle persone, offrendo ai cittadini la libertà di poter scegliere un modello di mobilità alternativa che già in tantissimi sono pronti ad adottare: manca una maggiore determinazione da parte vostra.
Una ciclabilità diffusa è ormai obiettivo condiviso a livello continentale, così come una progressiva demotorizzazione, sia per la mitigazione sia per l’adattamento alla crisi climatica in atto. Una ciclabilità diffusa accelera il raggiungimento di almeno undici dei diciassette SDGs (Sustainable Development Goals) previsti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: più benessere, consumo responsabile e sostenibile, crescita, innovazione, socialità, parità di genere; meno vittime, povertà, guerre, disuguaglianze.
Raggiungere la neutralità climatica delle città scegliendo la promozione di una ciclabilità diffusa ha un effetto dieci volte più veloce ed efficace del passaggio da motori endotermici a elettrici per ciò che riguarda il trasporto individuale, considerando che in Italia oltre il 75% degli spostamenti è inferiore ai 10 km, distanza entro la quale la bicicletta è il veicolo più efficiente. Per ciò che riguarda i territori, realizzare la rete di ciclovie attualmente prevista in Italia produrrebbe un introito di almeno due miliardi di euro l’anno, con una media di circa €110.000/Km/anno.
La Commissione Europea ha varato la EU Cycling Strategy, che prevede, tra l’altro, l’aumento degli investimenti da €0,5 Mld/anno (2021-27) a €1Mld/anno (2028-35): una buona notizia anche per l’Italia e per la Lombardia, dotata di
un’industria ciclistica ai massimi livelli europei e famosa nel mondo. La situazione attuale è invece quella di una sicurezza stradale fuori controllo, con un ciclista ucciso ogni due giorni, oltre a un agghiacciante tasso di motorizzazione pari a 672 automobili ogni 1.000 abitanti, il più alto dei paesi UE e tra i più alti al mondo.
Nessuna innovazione, sostenibilità, crescita. La Lombardia e l’Emilia-Romagna sono in testa a pari merito nella classifica nazionale delle vittime in bicicletta, con 32 morti (2021). I costi sociali dell’incidentalità con lesioni ai ciclisti in Lombardia ammontano a ca € 300 Mln/anno (2014-2016), un valore economico che potrebbe essere impiegato altrimenti. La definizione di velocipede nel nostro Codice della Strada è solo dimensionale, non tipologica. Nelle dimensioni di 3,50 mt di lunghezza, 1,20 di larghezza e 2,20 di altezza la tecnologia attuale comprende veicoli che poco hanno a che fare con una comune bicicletta, ma che possono cambiare in meglio lo stile di vita.
Proponiamo la moderazione del traffico motorizzato, Città 30 Km/h, promozione della ciclabilità sui percorsi casa-scuola e casa-lavoro, ciclo logistica di medio e corto raggio: voi Sindaci avete la possibilità di fare molto, da subito. L’azione più semplice, rapida e razionale è ridurre in modo deciso gli sprechi energetici, a cominciare dalla mobilità urbana, dove oggi la gran parte degli spostamenti avviene ancora con l’auto privata nonostante i tragitti brevissimi, spesso inferiori ai due chilometri. L’avvento delle biciclette a pedalata assistita consente ormai a tutti e a tutte le età di pedalare anche in presenza di dislivelli e di percorrere tragitti più lunghi, con consumi infinitesimali rispetto a qualsiasi auto, anche elettrica.
Occorrono azioni persuasive ed incisive con la realizzazione di reti ciclabili collegate sia a livello comunale che sovracomunale e la spinta sistematica verso i bike to work ed il bike to school attraverso gli incentivi sia ai cittadini che alle aziende ed alle scuole che si offrono per partecipare a queste iniziative sul territorio.
Rimaniamo a disposizione per collaborare ad incontri d’approfondimento.
Grazie dell’attenzione
Cordiali saluti
Per il Coordinamento Bicipace
Flavio Castiglioni
La lettera è indirizzata a:
Sindaco di Magenta
Sindaco di Legnano
Sindaco di Busto Arsizio
Sindaco di Saronno
Sindaco di Rho
Sindaco di Gallarate
Sindaco di Turbigo
Sindaco di Busto Garolfo
Sindaco di Castellanza
Sindaco di Olgiate Olona
Sindaco di Marnate
Sindaco di Cardano al Campo
Sindaco di Lonate Pozzolo
Sindaco di Ferno
Sindaco di Magnago
Sindaco di Dairago
Sindaco di San Giorgio su Legnano
Sindaco di Cerro Maggiore
Sindaco di Canegrate
Sindaco di Buscate
Sindaco di Villa Cortese
Sindaco di Nerviano
Sindaco di Parabiago
Sindaco di Lainate
Sindaco di Pogliano Milanese
Sindaco di Vanzago
Sindaco di Sedriano
Sindaco di Bareggio
Sindaco di Vittuone
Sindaco di Arluno
Sindaco di Ossona
Sindaco di Casorezzo
Sindaco di Inveruno
Sindaco di Santo Stefano
Sindaco di Abbiategrasso
Sindaco di Cassinetta di Lugagnano
Sindaco di Robecco sul Naviglio
Sindaco di Boffalora sul Ticino
Sindaco di Bernate Ticino
Sindaco di Cuggiono
Sindaco di Robecchetto con Induno
Sindaco di Novara
Sindaco di Galliate
Sindaco di Cameri
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