Nel giro di due settimane Nerviano perderà altri due medici di famiglia: sabato 20 maggio, infatti, cesserà per motivi personali l’attività del dott. Emanuele Cerminara, mentre mercoledì 31 maggio sarà l’ultimo giorno di lavoro per il dott. Alberto Toniolo, ormai prossimo al pensionamento. Continua quindi anche in paese l’emorragia di medici di medicina generale che sta mettendo in ginocchio – comune più, comune meno – tutto il Legnanese, dove ormai non è azzardato definire endemica la situazione di emergenza: i medici “storici” del Comune e i nuovi professionisti che hanno iniziato l’attività nei mesi scorsi, infatti, non potranno assorbire tutti i pazienti rimasti senza assistenza.

Tra le voci segnate in rosso sull’agenda del sindaco Daniela Colombo e dell’assessore ai Servizi sociali Carolina Re Depaolini, quindi, c’è attualmente il pressing su ATS per «trovare una soluzione, anche temporanea, che possa rispondere alle tante richieste di medici di medicina generale della cittadinanza».

Proprio per provare a correre ai ripari rispetto alla carenza di medici di base nei mesi scorsi l’amministrazione, nonostante abbia, come tutti i comuni, sostanzialmente le mani legate, aveva deciso di giocare la carta della medicina di gruppo per rendere il paese attrattivo per i giovani medici che si affacciano alla professione. Per farlo il Comune aveva trasferito gli uffici del Settore Servizi sociali in municipio: “trasloco” che aveva di fatto liberato gli spazi dell’ex palazzo comunale di via Vittorio Veneto, parte di quel cosiddetto “polo sociale” dove Piazza Manzoni ha scelto di fare posto ai medici di famiglia.

Gli spazi da soli, però, non bastano, e Nerviano spera quindi di avere al più presto altre risposte. «La scelta dell’amministrazione comunale di realizzare studi medici a Nerviano si è rivelata vincente ma purtroppo mancano le figure professionali in grado di subentrare a chi va in pensione – spiega la prima cittadina -. L’interlocuzione per poter avere medici, anche con incarichi provvisori, in grado di colmare questa endemica carenza è continua e nei prossimi giorni contiamo di fornire maggiori indicazioni a coloro che da fine maggio si troveranno di fronte a questa realtà».