Inaugurato a San Vittore Olona uno dei due Dae dedicato a Gabriella Andreasi, la 63enne di Cerro Maggiore rimasta vittima di un tragico incidente a Novara. L’apparecchio salavavità è stato posizionato all’esterno della biblioteca comunale di Villa Adele di San Vittore Olona (via Leopardi angolo via Fratelli Bandiera). Il taglio del nastro, effettuato alla presenza del sindaco Daniela Rossi si è tenuto domenica 14 maggio. Mentre il secondo dae sarà inaugurato prossimamente in via Trento e Trieste a Cerro Maggiore.

Mirco Jurinovich presidente dell’associazione SessantamilaVitedaSalvare AltoMilanese, ha ricordato che «questo defibrillatore è il quindicesimo attivo a San Vittore Olona. Di questi sei sono h24 e otto si trovano in edifici pubblici, palestre e hotel. Uno è sull’auto della Polizia Locale. È importante continuare ad implementare la rete salvavita. Così com’è necessario continuare a fare formazione così da poter diffondere l’uso del Dae. Ricordo che l’arresto cardiaco causa, ogni anno, in Italia, più di 60mila vittime. Questo strumento è prezioso: ogni momento è cuore e vita». 

Presenti alla cerimonia i figli, Andrea e Alessandro. Con loro anche i rappresentanti del coro Let’s GoSpel, del comitato accoglienza bambini di Chernobyl di cui Andreasi faceva parte. Alla cerimonia cerano anche i referenti delle Acli di Cerro e il presidente dell’Us Pinuccio Gallo Stampino), la contrada Baggina di Canegrate oltre ad amici, altre associazioni e cittadini.

«Grazie, questo prezioso dono – ha commentato il primo cittadino -. L’augurio è quello di non doverlo mai usare. Ma la sua attivazione è importante per tutta la comunità». Il primo cittadino ha ricordato quando 23 anni fà «morì mio figlio per arresto cardiaco. Se allora ci fosse stato a disposizione un Dae forse…ci sarebbe stata qualche possibilità. Chissà… ecco perché è importante continuare ad implementare la rete Dae sul territorio».

La nuova postazione è già presente sulla mappa pubblicata sul sito di Sessantamilavitedasalvare Alto Milanese, e anche sull’applicazione (che si può scaricare sul cellulare) del Progetto Vita.  App che permette a tutti di partecipare in modo attivo alla rete di mutuo soccorso per i casi di emergenza cardiologica. «Utilizzando l’applicazione per chiamare il 118 – afferma Jurinovich – si attiva anche la rete di soccorso: i volontari di Progetto Vita vicini al luogo dell’emergenza ricevono la richiesta tramite app e, se ne hanno la possibilità, possono correre in aiuto».