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Elezioni a Cerro Maggiore: intervista doppia a Roberta Cé e Nuccia Berra

Intervista doppia alle candidate alle prossime elezioni di Cerro Maggiore tra programmi elettorali, piatti preferiti e luoghi del cuore

È quasi finito il conto alla rovescia per le prossime elezioni amministrative a Cerro Maggiore: domenica 14 e lunedì 15 maggio in paese si vota per rinnovare il consiglio comunale e scegliere il prossimo sindaco. Due le candidate in una sfida tutta al femminile: Nuccia Berra, prima cittadina uscente che punta alla riconferma sostenuta dal centrodestra e da una componente civica, e Roberta Cé, ex consigliera comunale e candidata delle civica di centrosinistra Bene Comune.

A pochi giorni dalla tornata elettorale, LegnanoNews è andato a conoscere meglio le due candidate con un’intervista doppia tra programmi elettorali, piatti preferiti, luoghi del cuore e gusti musicali.

Mobilità sostenibile: due parole sempre più sulla bocca di tutti tra cambiamento climatico, pandemia e crisi energetica. Come intendete declinare il bisogno di mobilità dolce nella vita quotidiana a Cerro Maggiore?

Roberta Cé – Sicuramente è necessario riprogettare il sistema degli spazi aperti e della viabilità del centro di Cerro, valorizzandone le potenzialità, tutelando i flussi pedonali e ciclabili, individuando le strade dove il traffico veicolare sarà ammesso a velocità contenuta (isole ambientali) e le aree da pedonalizzare in occasione di eventi. A Cerro manca una piazza e, dal momento che sta arrivando l’estate vogliamo cominciare a regalare alle famiglie, in collaborazione con associazioni e attività commerciali, il primo pezzo di piazza diffusa, una rete di spazi aperti da vivere, collegati tra loro, sicuri, chiusi al traffico, con arredi e giochi per i bambini, Wi-Fi libero e priorità a pedoni e biciclette. Particolare attenzione dovrà poi essere posta allo sviluppo delle piste ciclabili e al miglioramento dei collegamenti, tramite trasporto pubblico, con i paesi vicini e con la grande città.

Nuccia Berra – Il nostro scopo è rendere Cerro Maggiore e Cantalupo maggiormente interconnessi con le piste ciclabili, per questo PGT in approvazione abbiamo gettato le basi affinché si possano realizzare i peduncoli mancanti con San Vittore Legnano e Nerviano. Anche la riqualificazione del contro ha come scopo la maggiore fruibilità pedonale il rallentamento del traffico in centro. Abbiamo più volte fatto presente a Città Metropolitana ed al sindaco Sala che Cerro e Cantalupo necessitano di un collegamento bus con le stazioni di Rescaldina o Legnano, purtroppo fino ad adesso non abbiamo ricevuto riscontro.

Il bisogno di sicurezza è una delle istanze che più di frequente arrivano dalla popolazione. Quali proposte avete inserito nei vostri programmi?

Nuccia Berra – Dopo essere riusciti a sbloccare il progetto dei varchi, in realizzazione in questi giorni, vorremmo completare e riorganizzare la rete di videosorveglianza inglobando parchi pubblici e scuole. Inoltre, vorremmo predisporre un progetto in sinergia con Prefettura e Questura, allargato ai Comuni limitrofi, per avere un maggior controllo sullo spaccio nelle zone boschive di confine.

Roberta Cé – Nelle ore serali sia Cerro che Cantalupo appaiono desolatamente vuote. Questo accresce il senso di insicurezza nelle persone con il rischio che Cerro diventi sempre più un paese “dormitorio”. Misure di sicurezza, telecamere (purché funzionanti) dispiego di forze dell’ordine sono importanti, ma da sole non risolvono il problema del “paese dormitorio”, la rivitalizzazione e la socializzazione di cui parliamo nel nostro programma con le strade e i locali che ritornano a vivere anche la sera rappresentano un forte antidoto alla illegalità e ai vandalismi. Far vivere il paese, curarne il decoro, rende le strade più sicure e meno compatibili con la presenza di attività illegali. Necessario anche un forte rinnovamento tecnologico delle misure di sicurezza con illuminazione adeguata, wi-fi libero, un’app comunale dedicata alle segnalazioni tra cittadini e forze dell’ordine.

Il futuro di paesi e città si gioca sempre di più sul recupero delle aree dismesse. Cosa proponete per il recupero delle ex aree industriali del paese?

Roberta Cé – Sul territorio cerrese gravano varie aree industriali dismesse (ex Precompressi, ex Fonderia Cerrese, ex Manifattura). Si parla di aree private, alcune dismesse e abbandonate, alcune presidiate. La spinta che l’amministrazione può mettere in atto è una riqualificazione urbana che rispetti i diversi obiettivi della proprietà e del bene comune della cittadinanza. Uno dei sogni che accarezziamo è la realizzazione di un mercato coperto con spazi di commercio e spazi dedicati alla socialità, un luogo innovativo in cui fare la spesa, passeggiando tra le botteghe degli artigiani, bevendo un caffè, con una modularità serale quale luogo di incontro dei giovani, per la cultura, gli spettacoli, il coworking. Un altro progetto in una grande area di rigenerazione come quella agricola al confine con Rescaldina potrebbe portare, in una dimensione sovracomunale, allo sviluppo della vocazione sportiva.

Nuccia Berra – La nuova norma sul consumo di suolo di Regione Lombardia obbliga alla riduzione del 30% delle aree edificabili e nel PGT in approvazione abbiamo scelto di “declassare” le aree più lontane dall’area urbanizzata e con destinazioni urbanistiche che non creino problemi alla viabilità. In questi anni abbiamo ricevuto ottimi progetti di valorizzazione di aree dismesse, tra queste la Ex Manifattura Cerrese, l’area Gianazza e la ex Fonderia Cerrese. Tutti questi progetti daranno un importante valore aggiunto all’interesse pubblico del paese.

Qual è il vostro sogno nel cassetto per i prossimi cinque anni in caso di vittoria elettorale?

Nuccia Berra – Vorremmo ridare un’anima culturale alla nuova biblioteca e creare un network tra le associazioni per organizzare iniziative culturali, sportive e sociali che rendano Cerro più viva. Siamo sognatori, ma con i piedi per terra, quindi con determinazione vogliamo finire le grandi opere iniziate, la nuova biblioteca, la Galleria Grassi, l’asfaltatura di nuove strade, la riqualificazione del centro e da ultimo il rifacimento delle piazzole rifiuti.

Roberta Cé – Rimettere in moto il paese dopo anni di immobilità, riportare le feste, la cultura, le tradizioni, le rassegne serali. Un paese attrattivo dove le giovani famiglie abbiano voglia di venire ad abitare. Ci sono però alcune azioni da far partire subito. La prima, impedire la riapertura della discarica e costruire una proposta di recupero ambientale con vantaggi ambientali ed economici per i cittadini. La seconda è dare una risposta ai giovani in cerca di lavoro. Abbiamo pensato ad un istituto professionale e per chi cerca un nuovo lavoro da subito faremo partire dei corsi di formazione e aggiornamento delle competenze professionali. La terza riguarda i cittadini di Cantalupo che non hanno più un luogo in cui incontrare il medico di base. Fin da subito metteremo a disposizione dei locali gratuiti per garantire un presidio medico a Cantalupo.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Maggio 2023
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