Il nuovo busto di Libero Ferrario è pronto per il taglio del nastro al cimitero di Parabiago
Il nuovo busto marmoreo di Libero Ferrario verrà inaugurato ufficialmente domenica 14 maggio. A seguire una messa dedicata al campione
Il busto di Libero Ferrario è pronto a tornare a casa: ritirata nelle scorse settimane dalla Toscana, dove è stato fabbricata, la scultura, realizzata per sostituire quella in bronzo rubata ad aprile 2021, verrà inaugurata domenica 14 maggio, dando ufficialmente il via alla celebrazioni per il centenario della vittoria iridata del campione parabiaghese. Era infatti il 25 agosto 1923 quando a Zurigo Libero Ferrario superò in volata i sei compagni di fuga e alzò le braccia al cielo sotto il traguardo del 3° Campionato del mondo di ciclismo su strada nella categoria dilettanti, diventando il primo italiano a vestire la maglia iridata.
Nato nel 1901 a Parabiago, Libero Ferrario fin da bambino è sempre stato un grande appassionato di sport. La storia d’amore tra il campionissimo e la bicicletta, lungo il cui percorso ha vestito la maglia dell’U.S. Legnanese, lo ha portato negli anni ad un palmares di vittorie di tutto rispetto tra cui spiccano, oltre al titolo iridato, due vittorie alla Coppa Bernocchi (1922 e 1923), una alla Tre Valli Varesine e una al Piccolo Giro di Lombardia. Morto di tisi nel 1930, a 29 anni non ancora compiuti, la sua memoria è ancora oggi vivissima nella sua città natale, dove gli è stato intitolato il centro sportivo di viale Marconi e ogni anno viene disputata in sua memoria la Targa Libero Ferrario, che quest’anno taglierà il traguardo dell’88° edizione.
Il nuovo busto è stato commissionato e sostenuto finanziariamente dai nipoti e dai pronipoti del campionissimo, che una volta sfumata ogni possibilità di recuperare la statua per sostituirlo si sono rivolti industria Marmi P.L.V. Marble di Castelnuovo Magra, in provincia di Massa Carrara, per sostituirla. Il 3D della scultura è stato realizzato da Vincenzo Muratore, mentre lo scultore che la ha perfezionato è Domenico Caldara. Durante la posa del busto marmoreo, peraltro, sulla tomba di Libero Ferrario è anche ricomparsa la targa del 1930 a lui dedicata.
Ora per la scultura è arrivato il momento del taglio del nastro, al quale saranno presenti le autorità cittadine, il direttivo del G.C. Libero Ferrario e altri nomi di primo piano del mondo del ciclismo, a partire da quello di un altro campione del mondo parabiaghese: Giuseppe Saronni. Dopo l’inaugurazione don Maurilio Frigerio, prevosto della Comunità pastorale di S. Ambrogio, celebrerà la messa, che si concluderà con un momento di preghiera riservato al ciclista. A seguire ci sarà il pranzo sociale del G.C. Libero Ferrario, che quest’anno è stato eccezionalmente organizzato in primavera proprio per presentare il calendario di eventi con cui Parabiago celebrerà il centenario della vittoria iridata del 1923.
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