Nerviano nella rete anti-discriminazioni RE.A.DY: “Attenzione ai diritti di tutti e di tutte”
Nata a Torino nell'ambito del Pride nazionale del 2006, la rete RE.A.DY coinvolge oggi quasi 280 partner, tra i quali il Comune di Inveruno
Nerviano aderisce a RE.A.DY, la rete italiana che riunisce Regioni, Province autonome ed enti locali «impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto comunitario e internazionale».
Nata a Torino nell’ambito del Pride nazionale del 2006, quando il capoluogo piemontese, insieme al Comune di Roma, ha messo al tavolo i rappresentanti istituzionali di 12 pubbliche amministrazioni di tutta Italia per «metterli in rete attraverso la condivisione di una Carta di Intenti», la rete coinvolge oggi quasi 280 partner, tra i quali, nell’Alto Milanese, il Comune di Inveruno.
L’adesione deliberata dalla giunta di Nerviano, arrivata nell’ambito di un progetto che punta a “sdoganare” anche a Nerviano le tematiche LBTIQA+, impegna Piazza Manzoni ad avviare nei limiti del possibile un confronto con le associazioni LBGT locali, a far emergere e tenere in considerazione nella pianificazione le necessità della popolazione LBGT, a sviluppare «azioni positive» sul territorio comunicando le esperienza realizzate alla rete RE.A.DY e a supportarla nella circolazione delle informazioni.
Il Comune, inoltre, con l’adesione si è fatto carico anche di «creare una pagina informativa delle attività della rete sul proprio sito», di partecipare alla giornata tematica annuale anche con propri eventi e di partecipare agli incontri annuali tra i partner della rete, avviando laddove possibile collaborazioni interistituzionali tra i diversi livelli di governo locale.
«L’adesione a RE.A.DY è un piccolo passo, è un segnale, che punta a parlare di temi LGBTIQA+ e sottolineare come anche nel nostro Comune ci siano episodi di discriminazioni in base all’orientamento sessuale – sottolinea la consigliera delegata alle Pari opportunità Arianna Codari -. Sebbene questo sia un atto politico, vogliamo partire da qui per affrontare con altri strumenti questi temi». Non solo: quella dell’amministrazione è anche «una scelta di civiltà che può arricchire l’intera cittadinanza», come aggiunge l’assessore alla partita Carolina Re Depaolini, ribadendo la volontà di «tenere alta l’attenzione sui diritti di tutte e di tutti».
Il primo passo in questa direzione è già in programma con la mostra “Niente di (extra)ordinario” organizzata in collaborazione con l’associazione Casa Azul di Rho, che tratterà la tematica dei diritti LGBTIQA+: l’esposizione sarà visitabile da sabato 13 maggio in biblioteca a «affronta in modo sottilmente provocatorio alcune tematiche della comunità LGBTIQA+, ponendo l’accento su pregiudizi, stereotipi e tabù» per «avvicinare la cittadinanza alla quotidianità delle persone LGBTIQA+ attraverso una fotografia pensata come uno specchio in cui ciascuno possa ritrovare qualcosa di sé».
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