Sempre più parchi logistici nel Milanese, Rescaldina “ritorna” sul PGT: “Questo modello non ci piace”
Via libera in consiglio comunale ad una mozione che impegna l'amministrazione a fare chiarezza sulle previsioni del PGT in tema di logistica
Ad Origgio un parco logistico c’è già da qualche tempo. A Legnano, invece, potrebbe arrivare nell’area ex Cantoni di via Jucker, acquistata da un’azienda ceca attiva nel settore immobiliare. Così Rescaldina, la cui ultima variante al piano di governo del territorio risale al 2019 e tocca solo di striscio il tema, nei prossimi mesi proverà a fare chiarezza sulle sue stesse previsione urbanistiche. Lo ha deciso il consiglio comunale durante l’ultima seduta approvando una mozione presentata dalla maggioranza che invita sindaco e giunta a chiarire con un’interpretazione autentica o un’integrazione pianificatoria del PGT cosa intendeva nel documento approvato quattro anni fa.
«L’idea di questa mozione è nata a margine dell’ultima commissione Affari Generali e Lavori Pubblici dove si parlava, tra l’altro, di traffico e di quello che succede nei Comuni limitrofi – ha sottolineato Michele Cattaneo, capogruppo di maggioranza, evidenziando il «perfetto lavoro di squadra» e la «piena sintonia di vedute» dietro la mozione -: ho in mente la decisione del Comune di Legnano di permettere l’insediamento di un centro di logistica in via Jucker. Se pensiamo però ad Origgio, dove un centro di logistica esiste già da qualche tempo, e agli impatti che questo centro ha avuto sul territorio, questa prospettiva ci preoccupa. Non è questo il modello di sviluppo e l’idea futura di territorio che ci piace, e infatti l’unico tipo di logistica di cui si parla nel PGT è contenuto nel capitolo “produttivo”: era inteso che la logistica debba essere solo legata al produttivo perché la logistica fine a sé stessa è assimilabile ad un modello commerciale che non ci piace per gli impatti sul traffico, sull’inquinamento e sui contratti di lavoro e per il modello sociale che ci sta dietro. Non vorremmo che questo diventasse, dopo i centri commerciali, il business del futuro».
Il via libera alla mozione, però, è arrivato con i soli voti della maggioranza. «In questa mozione si fa riferimento al PGT e alle norme che garantiscono la qualità della vita, ma l’attuale piano di governo del territorio non vede la nostra condivisione sotto molti aspetti – è stata la posizione espressa dalla capogruppo del centrodestra Mariangela Franchi, che ha anche stigmatizzato la fretta della maggioranza nel presentare il provvedimento -. Si esplicita l’obiettivo di dare certezza agli uffici e agli operatori in merito alla questione, ma questo richiederebbe delle risoluzioni ultimative più che degli approfondimenti di argomenti, delle interpretazioni autentiche o delle integrazioni. Abbiamo approfondito le leggi e ci sembra che normino già questo tipo di attività: è pur vero che la logistica di tipo commerciale ha avuto un impatto enorme con il Covid che tuttora non va cessando, ma il piano del territorio metropolitano del 2021 dà già delle indicazioni molto precise su questo aspetto e, se vogliamo andare ancora indietro, già nel 2005 Regione Lombardia dava disposizioni ben precise in termini di logistica. Questa mozione dà un mandato molto stringente agli uffici ma secondo noi gli scenari sono già ben delineati: le leggi ci sono e vanno applicate e rispettate senza trovare regole ulteriori che andrebbero a ripetere quanto già la legislazione attuale e passata soddisfa».
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