Dopo l’esordio dello scorso fine settimana, anche sabato 6 e domenica 7 maggio proseguirà a Nerviano la raccolta firme contro la creazione di un Comando unico di Polizia Locale con Pogliano Milanese con sede proprio in quest’ultimo Comune. La petizione, senza simboli di partito, ha però incassato il sostegno di tutte le forze che siedono in consiglio comunale.

Nerviano verso il Comando unico di Polizia Locale con Pogliano. Ma in paese parte una raccolta firme per il “no”

«Di fronte alla scelta dell’amministrazione comunale di Nerviano di sottoscrivere una convenzione con il Comune di Pogliano Milanese che porterebbe ad un Comando unico di Polizia Locale, trasferendo a Pogliano la sede del comando operativo, riteniamo che l’unica risposta possibile sia quella di una raccolta firme di chi si oppone a questa decisione – sottolineano i consiglieri comunali Massimo Cozzi, Alba Airaghi, David Guainazzi, Sergio Garavaglia, Antonella Forloni e Alfredo Franceschini -. Da qui nasce la necessità di una petizione popolare aperta a tutti i cittadini che intendono mantenere la sede operativa sul territorio nervianese e valorizzare il lavoro degli agenti. Non siamo contrari allo strumento delle convenzioni, siamo però convinti che determinate scelte, fondamentali in questo caso per la sicurezza del Paese, vadano ponderate bene, ampiamente e preventivamente discusse nelle sedi competenti, con un percorso di condivisione e partecipazione totalmente mancato in questa occasione. Per chi vuole sottoscrivere la petizione popolare saremo presenti con appositi banchetti e gazebo nel fine settimana».

«Questa convenzione farà perdere a Nerviano un punto di riferimento importante per il territorio comunale, con la conseguente riduzione di un servizio essenziale per la sicurezza dei cittadini, a fronte di un vantaggio economico di fatto non significavo – aggiungono dal PD, ribadendo la richiesta di «un confronto condiviso con l’intera comunità nervianese» -. Una decisione così rilevante per il futuro della comunità nervianese avrebbe inoltre meritato, ben prima della definizione della convenzione, un confronto istituzionale con le forze poliche di minoranza, che invece è del tutto mancato. Anche l’annunciato incontro con la cittadinanza è ormai tardivo rispetto ai tempi previsti per rendere operava la convenzione».