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A Parabiago una serata per parlare di frontiere, diritti fondamentali e accoglienza in Europa

Relatori dell'incontro Roberto Guaglianone, giornalista ed esperto di migrazioni, e Duccio Facchini, direttore di Altraeconomia e autore del libro "Respinti. Le sporche frontiere d’Europa"

migranti

Una serata per parlare di frontiere, diritti fondamentali e accoglienza in Europa. Giovedì 4 maggio dalle 21 in biblioteca a Parabiago appuntamento con Roberto Guaglianone, giornalista ed esperto di migrazioni, e Duccio Facchini, direttore di Altraeconomia e autore del libro “Respinti. Le sporche frontiere d’Europa”, che proveranno a sviscerare insieme al pubblico un tema di strettissima attualità in un incontro organizzato dall’associazione Nabad Milano, presente da anni in città con il progetto Spazio Mondi Migranti, e la sezione ANPI di Parabiago.

«Il 26 febbraio scorso a Steccato di Cutro abbiamo assistito all’ennesima strage del mare: ad oggi sono 96 le vittime accertate, di cui 35 minori – sottolineano gli organizzatori -. Queste le parole di un sopravvissuto: “Dopo aver dato l’allarme siamo rimasti oltre tre ore in mare prima dei soccorsi, noi pensavamo che l’Italia ci avrebbe salvati”. Cosa succede veramente alle frontiere d’Europa? Abolizione della protezione speciale, distinzione tra migranti politici e migranti economici, esternalizzazione delle frontiere e dibattito sulle responsabilità a livello europeo nell’accoglienza, decreti per far fronte all’emergenza e chiusura di porti e confini: la quotidiana bagarre informativa ci mostra un lessico politico dal quale traspare una sostanziale incoscienza e non volontà nell’affrontare un fenomeno epocale, quello delle migrazioni contemporanee, che caratterizza (e sempre più caratterizzerà) la complessità del nostro tempo».

«La tendenza a mettere la testa sotto la sabbia, che si traduce, nella sostanza dei fatti, in indifferenza verso il dolore di chi è in difficoltà, discriminazione e marginalizzazione sociale, confonde le idee anche di chi vorrebbe capire davvero come stanno le cose – aggiungono Nabad e ANPI -; capire, prima ancora di formarsi posizioni ideologiche stereotipate, senza rincorrere soltanto la cronaca straziante dei naufragi, delle migliaia di vittime che hanno trasformato il Mediterraneo in un cimitero di massa, proprio per l’incapacità e la non volontà dei decisori politici di dar vita a misure umane, o quantomeno efficaci e sensate, rispetto alle migrazioni che interessano l’Europa. Proprio in queste settimane il governo Meloni ha adottato nuovi provvedimenti in materia, il cosiddetto “Decreto Cutro”, appunto: un pacchetto di misure che, lo possiamo dire, si riferisce strumentalmente all’ultima grande strage di migranti sulle nostre coste per legittimare nuove chiusure. Sono ancora efficaci, nel lungo periodo, politiche di questa natura? Quale approccio richiede la complessità di questa nostra epoca? Quale nuova visione dei nostri confini, delle nostre frontiere?».

 

Redazione
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Pubblicato il 26 Aprile 2023
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