Proprietà al lavoro su un masterplan per l’area dell’ex Unione Manifatture a Nerviano
Sull'area "incombe" l'ex centrale termica dell'Unione Manifatture, il cui futuro è stato discusso durante l'ultima seduta consiliare
Proprietà al lavoro su un masterplan per l’ambito tra il centro storico di Nerviano e il comparto industriale di via Bergamina dove «incombe», come si legge nello stesso piano di governo del territorio, l’ex centrale termica dell’Unione Manifatture, colosso dell’industria cotoniera fondato ai primi del ‘900 dall’imprenditore e futuro senatore del Regno d’Italia Felice Gajo e ampliato intorno alla metà del secolo scorso proprio con la ex centrale termica.
L’ambito, per il quale la variante PGT del 2021 prevede la destinazione residenziale come destinazione d’uso principale, in base alle previsioni del piano di governo del territorio può essere oggetto di un piano attuativo unitario o, in alternativa, di più piani attuativi o permessi di costruire convenzionati previo masterplan unitario che tenga conto delle aree comprese nell’ambito. Proprio su questa soluzione è attualmente al lavoro la proprietà, che secondo quanto previsto dallo strumento urbanistico sarà tenuta anche alla cessione a Piazza Manzoni dell’edificio “monumentale” della ex centrale termica – dove da alcuni mesi sono in corso lavori di efficientamento energetico per poco più di 5 milioni di euro – e delle aree necessarie alla realizzazione di un corridoio verde tra via Parabiago e via Marzorati che connetta il Parco dei Mulini con l’asta dell’Olona.
Proprio del futuro dell’ex centrale termica dell’Unione Manifatture si è parlato durante l’ultima seduta consiliare grazie ad un’interpellanza presentata da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano. «Nell’ultimo Documento Unico di Programmazione approvato in consiglio comunale si dice che “l’amministrazione comunale lavorerà al progetto di riqualificazione dell’ex centrale termica dell’Unione Manifatture, coerentemente con lo strumento urbanistico attuale che prevede la cessione al Comune di questa struttura a fronte di un progetto e relativo piano attuativo, allo scopo di dotare la cittadinanza di sale lettura, biblioteca multimediale, cinema d’essai, sala teatro, sala concerti, e spazi per il coworking”», hanno sottolineato i consiglieri Massimo Cozzi, David Guainazzi e Alba Airaghi, chiedendo conto degli sviluppi del progetto.
«La proprietà al momento sta lavorando su un ipotesi di masterplan con permessi convenzionati – ha replicato l’assessore al Territorio Sergio Parini, sottolineando come per anni nessuno abbia «messo un po’ di fantasia sull’immobile» in tempi in cui «si sarebbe potuto realizzare qualcosa che oggi diventa difficile attuare stanti le contingenze e i tempi» -: la scelta è quella di realizzare la parte residenziale e le opere a scomputo, che non sono solo gli interventi sulla centrale ma anche quello che il PGT prevede, ovvero il cordone verde e una serie di opere sulle quali la stessa proprietà ha proposto alcune soluzioni. L’obiettivo che vuole raggiungere l’amministrazione comunale è in parte ottenibile con quello che la proprietà sta già facendo con un intervento finalizzato all’efficientamento energetico: quando quell’immobile verrà ceduto sarà già sistemato per quanto riguarda i serramenti, la facciata termoventilata e la copertura. Poi però c’è tutto il resto. Anche ipotizzando di avere un progetto, che di fatto non c’è, la giunta su questo vorrebbe intraprendere un percorso partecipativo quantomeno per identificare destinazioni condivise da porre in atto senza un esborso economico eccessivo del Comune. Un altro obiettivo è quello di ottenere alla cessione spazi già utilizzabili e quindi non un immobile “nudo”, ma dotato quantomeno di impiantistica e di un’accessibilità quasi immediata».
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