Approda in aula il processo a carico dell’ex vicepreside dell’ITET Maggiolini di Parabiago ed ex consigliere comunale di Legnano Alfonso Cocciolo, chiamato a rispondere di corruzione, usura e abuso d’ufficio. Il processo coinvolge anche altri sette imputati e si è aperto a valle di un’indagine partita nel 2017 e chiusa a fine estate 2020 che aveva riguardato in tutto 16 persone tra figure dirigenziali e dipendenti amministrativi della scuola, prestanome e imprenditori.

Dopo l’apertura del dibattimento nelle scorse settimane, giovedì 30 marzo davanti al Tribunale di Busto Arsizio in composizione collegiale presieduto dal giudice Rossella Ferrazzi è stato conferito l’incarico al perito che dovrà occuparsi della trascrizione delle intercettazioni. Si tornerà in aula il prossimo venerdì 5 maggio.

Agli imputati viene contestato di aver messo in piedi un vero e proprio sistema per eludere le procedure di gara e di comparazione delle offerte tra più imprese a favore di imprenditori compiacenti, spacchettando gli interventi necessari e le forniture per la scuola in modo da non superare mai il limite di spesa oltre il quale sarebbe stato necessario approntare gare ad evidenza pubblica.

All’ex vicepreside, inoltre, vengono imputati anche diversi casi di usura nei confronti di imprenditori in difficoltà. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Ciro Caramore, erano state portate avanti dalla Guardia di Finanza: a seguito dell’apertura dell’inchiesta l’architetto aveva fatto un passo indietro rispetto alle cariche ricoperte all’interno dell’istituto scolastico.