La Giornata mondiale dell’acqua accende i riflettori sulla crisi idrica anche nel Legnanese
In occasione della Giornata mondiale dell'acqua, LegnanoNews ha tracciato un quadro della situazione relativa alla crisi idrica nel Legnanese
Il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per sensibilizzare istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. Quest’anno la ricorrenza si concentrerà soprattutto «sull’accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria», come sottolinea l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
In Italia il trend relativo alla disponibilità di risorse idriche registrato è decisamente in calo. «Nell’ultimo trentennio climatologico 1991–2020, con un valore che ammonta a più di 440 mm, la disponibilità di acqua diminuisce del 20% rispetto al valore di riferimento storico di 550 mm, circa 166 chilometri cubi, registrato tra il 1921–1950 – spiega ISPRA basandosi sulle stime del BIGBANG, il modello idrologico realizzato dall’Istituto che analizza la situazione idrologica dal 1951 al 2021 fornendo un quadro quantitativo e qualitativo delle acque in Italia -. Anche le stime sul lungo periodo (1951–2021) evidenziano una riduzione significativa, circa il 16% in meno rispetto al valore annuo medio storico. Questa riduzione, dovuta agli impatti dei cambiamenti climatici, è da attribuire non solo alla diminuzione delle precipitazioni, ma anche all’incremento dell’evaporazione dagli specchi d’acqua e dalla traspirazione dalla vegetazione, per effetto dell’aumento delle temperature».
La crisi idrica, ormai, è più di una semplice preoccupazione anche nel Legnanese. Per questo LegnanoNews nelle scorse settimane ha deciso di analizzare la situazione prendendo in considerazione la situazione del fiume Olona, i consumi di acqua pro capite e il quadro relativo alla dispersione idrica.
IL FIUME OLONA MAI COSÌ BASSO A FEBBRAIO DAL 2014
Fiume Olona da mesi al di sotto dello zero idrometrico: a febbraio mai così basso dal 2014
In base ai dati diffusi dall’Osservatorio ANBI (Associazione Nazionale Consorzi, Gestione e Tutela del Territorio e Acque irrigue) lo scorso giovedì 23 febbraio in Lombardia la situazione dei fiumi era ormai drammatica. A partire dal Po, che «lungo tutta l’asta, registrava portate al di sotto del minimo storico ed ovviamente inferiori al 2022», fino all’Adda, la cui portata «continuava costantemente a decrescere da mesi ed era nettamente inferiore a quelle dei recenti anni più siccitosi», passando per i livelli di Serio ed Oglio ai minimi.
Per provare ad aver il polso della situazione nel Legnanese, LegnanoNews ha analizzato i dati relativi al livello idrometrico del fiume Olona messi a disposizione dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po, prendendo come riferimento il livello idrometrico rilevato a San Vittore Olona negli ultimi dieci anni il 23 febbraio. Ne è uscito un quadro, anche in questo caso, allarmante: il livello del fiume non era mai stato così “basso”, come conferma anche il dato rilevato dalla centralina della Protezione Civile di Canegrate e San Giorgio su Legnano, che parlava di un Olona da mesi «al di sotto dello zero idrometrico».
LA MAPPA DEI CONSUMI DI ACQUA NEL LEGNANESE
Quanta acqua consumiamo ogni giorno nelle nostre case? Ce lo eravamo già chiesto la scorsa estate, quando l’emergenza siccità faceva sentire la sua morsa e diversi comuni avevano provato ad arginarne l’onda d’urto con ordinanze anti-sprechi. Anche una volta passato il caldo da bollino rosso, però, l’allarme per la crisi idrica non è rientrato: per questo la nostra testata ha deciso di tornare a dare voce ai dati aggiornati relativi al consumo quotidiano di acqua nel nostro territorio.
I dati sono resi publici dal Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato nella città metropolitana di Milano, che per ogni comune mette a disposizione, oltre all’etichetta dell’acqua e alle informazioni sui trattamenti di potabilizzazione utilizzati per i pozzi attivi, anche i dati relativi al numero di utenti, all’acqua erogata e al consumo pro capite giornaliero. Come si vede dalla mappa (navigabile comune per comune), la “maglia nera” va a Nerviano, che risulta il comune del territorio dove ogni giorno i cittadini utilizzano più acqua con un consumo quotidiano pro capite di 318 litri, mentre quello più parsimonioso è Dairago con 223 litri, in un quadro comunque sostanzialmente uniforme.
LA DISPERSIONE IDRICA
Non c’è solo la siccità dietro la carenza di acqua: la mappa della dispersione idrica nel Legnanese
In Italia la rete idrica continua letteralmente a fare acqua da tutte le parti, giocando un ruolo non indifferente rispetto alla crisi idrica. Basti pensare che il PNRR che stima la dispersione media intorno al 41% delle risorse idriche destinate alla distribuzione per usi civili e l’Istat che nel report diffuso a marzo dello scorso anno, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, parla di 0,9 miliardi di metri cubi di acqua immessa in rete dispersi solo nel 2020.
Nella città metropolitana di Milano Gruppo CAP, gestore del servizio idrico, registra «una dispersione del 18,2%, sensibilmente inferiore alle media nazionale, e anche alla media europea: un dato che è in costante calo rispetto agli anni precedenti (nel 2019 era al 19.6%), e l’obiettivo è di arrivare al 15% entro il 2033». Ma nel nostro territorio qual è la situazione? I dati più recenti forniti dall’Istat riguardano solamente i comuni capoluogo di provincia o delle città metropolitane, mentre quelli relativi ai comuni più piccoli risalgono al 2018 e parlano di una dispersione media superiore al 20% nel nostro territorio, con picchi oltre il 32% a Busto Garolfo, Nerviano e San Giorgio su Legnano e solamente Canegrate, Cerro Maggiore, Parabiago e Villa Cortese al di sotto del 15%.
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