Nuccia Berra, sindaco di Cerro Maggiore ormai ad un passo dalla scadenza del primo mandato e già ufficialmente in corsa per le prossime elezioni, entra nel comitato per la Linea 3 del Fondo Povertà istituito dalla Fondazione Ticino Olona, chiamato ad occuparsi del progetto “300+1”, finalizzato a «favorire l’occupazione di persone in difficoltà economica a causa della perdita del lavoro o degli effetti della crisi, affrontare le problematiche economiche riscontrate o acuite a seguito della crisi, migliorare il benessere economico di individui e nuclei familiari che si trovano in condizioni di disagio socio-economico, valorizzare le risorse umane ingaggiate nei progetti di contrasto alla povertà».

La nomina è arrivata nei giorni scorsi e fa seguito a quella dei mesi scorsi alla presidenza dell’assemblea dei sindaci del Distretto del Legnanese, l’ambito distrettuale tra i dieci in cui è suddiviso il territorio dell’ATS Città metropolitana di Milano che ricomprende i comuni della nostra zona. «In questi cinque anni ho puntato tantissimo sulla crescita dei servizi, sulla collaborazione con il Terzo Settore e sul reperimento di nuove risorse per far fronte alle nuove esigenze dovute alle notevoli e sempre differenti problematiche riscontrate dai nostri cittadini – sottolinea la prima cittadina, mettendo in luce il supporto tecnico dato prima da Gaetana Giambruno, in pensione da dicembre 2022, e poi da Miriam Pinto come responsabili dell’Ufficio Servizi sociali -. Ogni volta è una nuova sfida da vincere e, senza timore di smentita, la maggior parte delle volte abbiamo raggiunto pienamente l’obiettivo. Devo aggiungere che sono rimasta piacevolmente sorpresa della convergenza sulla mia persona da parte dei tanti sindaci di centrosinistra della nostra zona. Credo che il nostro Comune sia diventato un punto di riferimento importante per i servizi sociali e dobbiamo continuare a migliorarci».

La nomina è stata per la maggioranza anche l’occasione per respingere al mittente le critiche arrivate nelle scorse settimane dalle opposizioni, che avevano stigmatizzato la perdita di peso di Palazzo Dell’Acqua sul territorio a livello amministrativo e istituzionale negli ultimi cinque anni. «Questo nuovo ruolo per il nostro sindaco ci riempie d’orgoglio e spegne le inutili accuse arrivate dall’opposizione, sterilmente impegnata nella delegittimazione pre-elettorale – è infatti la posizione di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia -. Purtroppo per loro i sindaci dell’Alto Milanese, in grande maggioranza di centrosinistra, scelgono il merito e non l’appartenenza politica, scelgono Nuccia Berra e le sue capacità».