Elezioni amministrative a Cerro Maggiore, si vota il 14 e il 15 maggio
Il Consiglio dei Ministri di giovedì 23 febbraio ha fissato la data per le elezioni amministrative: si vota domenica 14 e lunedì 15 maggio
Domenica 14 e lunedì 15 maggio si vota per le elezioni amministrative: lo ha deciso giovedì 23 febbraio il Consiglio dei Ministri, fissando la data per il ritorno al voto di 591 Comuni tra i quali 13 capoluoghi: Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza.
Nel Legnanese tornerà alle urne solamente il Comune di Cerro Maggiore, dove per il momento l’unica certezza è la ricandidatura del sindaco uscente Nuccia Berra con il sostegno della coalizione di centrodestra che cinque anni fa la ha portata sulla poltrona più alta di Palazzo Dell’Acqua. Vittoria elettorale arrivata, peraltro, per una manciata di voti: l’attuale prima cittadina aveva infatti ottenuto il 23,77% dei consensi contro il 23,36% del secondo candidato più votato, l’ex sindaco Antonio Lazzati, con una differenza di soli 25 voti.
Allora a proporsi per la fascia tricolore erano stati in sette: oltre a Nuccia Berra e Antonio Lazzati si erano fatti avanti Piera Landoni per Bene Comune, Edoardo Martello per il Movimento 5 Stelle, l’ex prima cittadina Teresina Rossetti (la cui giunta era caduta poco più di un anno prima della tornata elettorale) per la lista omonima, Alex Airoldi per Progetto Comune e Fabio Tomasoni per Casapound Italia. Questa volta, invece, la sensazione è che non ci saranno schede lenzuolo e che sia invece concreta la possibilità di una civica “larga” in contrapposizione all’attuale maggioranza.
L’incognita, però, è l’eventuale turno di ballottaggio, per il quale si tornerebbe alle urne domenica 28 e lunedì 29 maggio: in base ai dati Istat, infatti, negli ultimi anni la popolazione di Cerro Maggiore ha oscillato intorno alla soglia dei 15mila abitanti, al di sopra della quale scatta il secondo turno per le elezioni amministrative. Al momento il Comune non ha ancora ricevuto comunicazioni in merito, anche se l’ipotesi più probabile sembra la conferma del turno unico. Non essendo ancora ufficiale l’esito del nuovo censimento permanente, però, il quadro è ancora suscettibile di cambiare: «Stiamo attendendo il decreto ufficiale – spiegano da Palazzo Dell’Acqua -, ma per quello che ci riguarda siamo pronti in entrambi i casi».
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