Prima a Malpensa e poi in ospedale a Gallarate, ricostruite le ore prima dello schianto mortale in autostrada
L'uomo che ha investito e ucciso Claudia Turconi e Laura Amato sarebbe stato in due ospedali, prima a Piacenza, poi a Gallarate, proveniente da Malpensa, dove si sarebbe recato per tentare di volare in Marocco
Emergono nuovi dettagli dalle indagini sulla morte delle due donne di 54 e 59 anni, Laura Amato e Claudia Turconi, travolte e uccise da un’auto piombata a folle velocità sulla loro macchina mentre stavano ritirando il biglietto del pedaggio al casello di Milano Ghisolfa sulla autostrada A4 la scorsa notte tra venerdì 17 e sabato 18 febbraio.
Gli investigatori e gli inquirenti, coordinati dal procuratore Paolo Filippini del tribunale di Milano, hanno ricostruito i movimenti dell’uomo prima del tragico impatto. Da quanto emerso dalle indagini pare che il 39enne, italo marocchino residente nel Piacentino, fosse stato seguito per anni per problemi di natura psichiatrica, ma che avesse abbandonato le sedute da qualche tempo.
Nei giorni precedenti all’incidente avrebbe avuto una ricaduta e sarebbe stato in due ospedali, prima a Piacenza, poi a Gallarate, proveniente da Malpensa, dove si sarebbe recato per tentare di decollare alla volta del Paese natale, il Marocco. Nè a Piacenza nè a Gallarate avrebbe però atteso di essere visitato e sarebbe andato via senza che il personale medico valutasse la sua situazione. Un braccialetto riconducibile a quelli forniti nei pronto soccorso è stato trovato sul sedile del passeggero della sua auto, una Lancia Musa, con la quale ha tamponato la Y delle due donne.
L’imbarco a Malpensa gli sarebbe stato negato dal personale di terra dell’aeroporto che lo ha inviato all’ospedale di Gallarate per essere visitato, cosa che poi non ha fatto, facendosi riaccompagnare in aeroporto da un parente per recuperare l’auto. Dopo aver ripreso il mezzo, sarebbe andato in autostrada, zigzagando ad elevata velocità per qualche chilometro fino a schiantarsi sulla macchina di Laura Caruso e Claudia Turconi, uccidendole sul colpo. Ora l’uomo è ricoverato in osservazione all’ospedale San Carlo di Milano: nel suo sangue sono state trovate tracce di cannabis e di benzodiazepine, sostanze sulla cui provenienza sono in corso accertamenti e approfondimenti.
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