Ancora odori molesti a Rescaldina, dove in piazza e sui social tornano a farsi sentire le lamentele per le molestie olfattive che ormai da anni vengono denunciate dai cittadini, tanto, ormai da anni, nella frazione di Rescalda, quanto, più di recente, nella zona sud del paese.

«Come ogni inverno alla mattina è impossibile aprire le finestre, perché si viene letteralmente invasi da questo odore di rifiuto andato a male – ci scrive un cittadino, che auspica una rapida risoluzione del problema per non dover passare la primavera «barricato in casa a causa di queste molestie» -. Una passeggiata con il cane diventa un calvario e i pendolari che ogni mattina prendono il treno per andare al lavoro devono sopportare sempre questo odore marcio».

Il problema delle molestie olfattive, in effetti, è noto anche a Piazza Chiesa, chi si è già mossa sia con i cittadini che con gli uffici per raccogliere informazioni. «Ci sono stati segnalati problemi nella zona sud, verso il depuratore – spiega l’assessore alla partita Adriana Gulizia -. Non sappiamo per certo se il problema derivi da lì, ma ho chiesto agli uffici di attivarsi per approfondimenti».

Altra questione è invece quella del procedimento in corso con i Comuni di Mozzate e Gorla Minore per il «monitoraggio sistematico della percezione del disturbo olfattivo derivante dall’attività esercitata dalla società Econord SPA, l’impianto di digestione anaerobica della frazione organica del rifiuto ubicato in via Per Gorla a Mozzate, che riguarda solo la zona a Nord di Rescalda», per il quale si è conclusa la prima fase di indagine prevista dalla “Linea guida per la caratterizzazione e l’autorizzazione delle emissioni gassose in atmosfera delle attività ad impatto odorigeno”. Si parla di un primo step che viene attivato davanti a «ricorrenti e significative segnalazioni di disturbo olfattivo da parte della popolazione residente nel territorio circostante l’insediamento produttivo».

A valle delle verifiche, infatti, ARPA ha trasmesso al Comune di Rescaldina «la relazione con le risultanze di questa prima fase di indagine – sottolinea Gulizia – concludendo che “vi siano le condizioni per proseguire l’iter di verifica della molestia così come previsto dalla Fase B di cui alla “Linea guida per la caratterizzazione e l’autorizzazione delle emissioni gassose in atmosfera delle attività ad impatto odorigeno“. Dovrà essere convocato quindi il tavolo tecnico ufficiale, a cui dovranno partecipare anche ATS, la Provincia e Econord, a cui competeranno eventuali rilievi olfattometrici che dovranno essere valutati nell’ambito delle procedure di autorizzazione dell’attività. Siamo in attesa della convocazione dal Comune di Mozzate (capofila)».