Carri, coriandoli e stelle filanti: a Cantalupo torna il Carnevale ed è subito sold out
Bagno di folla per i carri del Carnevale di Cantalupo, tornati a sfilare nel vialone della frazione dopo i tre anni di stop imposti dalla pandemia
C’era Mercoledì Addams, con tanto di balletto in stile Jenna Ortega nella celeberrima e omonima serie Netflix. C’erano gli alieni. C’era la saga cinematografica “Una notte al museo”. C’erano i Flintstones e i pirati. E c’erano anche maschera e gondola in stile Carnevale di Venezia. È stata una ripartenza in grande stile quella del Carnevale di Cantalupo, tornato a colorare le strade della frazione a tre anni dall’ultima volta.
La sfilata dei carri di Carnevale a Cantalupo
Allora, peraltro, la festa era stata interrotta dalle prime restrizioni anti-Covid e i carri erano tornati in deposito prima ancora di poter sfilare, spegnendo i sorrisi di grandi e piccini che erano già pronti a godersi uno degli appuntamenti di Carnevale più apprezzati dell’Alto Milanese in una delle ultime giornate di libertà prima del lungo lockdown che sarebbe stato imposto a cavallo tra inverno e primavera per fermare la corsa del virus.
Una pandemia dopo, domenica 19 febbraio i carri sono tornati a sfilare sul vialone centrale di Cantalupo accolti da una pioggia di coriandoli e stelle filanti e da un vero e proprio bagno di folla: in migliaia, infatti, non hanno voluto perdersi lo spettacolo chiassoso e colorato organizzato dai volontari – un centinaio in tutto – che negli ultimi mesi hanno lavorato senza sosta con carta, colla, scotch, legno, ferro e soprattutto con tanta passione per dare nuova linfa alla tradizione che in paese si ripete di anno in anno fin dal lontano 1960.
«Quest’anno è stato difficile iniziare – ci hanno raccontato i volontari mentre davano gli ultimi ritocchi ai carri, molti già in costume e pronti per sfilare – perché dopo due anni di interruzione abbiamo dovuto far tornare alle persone la voglia di costruire i carri. Nonostante tutto però ce l’abbiamo fatta, anche se come sempre non è stato facile: l’impegno che ci vuole per realizzare i carri non si vede da fuori, ma per chi ci lavora è veramente una soddisfazione». E siamo sicuri che la gioia del pubblico che li ha accolti li abbia ripagati dello sforzo.
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