Rescaldina celebra il “Giorno del Ricordo”
Rescaldina ha commemorato il Giorno del Ricordo al monumento alle Foibe dove il sindaco ha incontrato gli studenti delle scuole medie
Rescaldina celebra il Giorno del Ricordo, ricorrenza istituita dalla Repubblica Italiana nel 2004 per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».
Per il Giorno del Ricordo è stata scelta la giornata del 10 febbraio, ovvero la data dell’anniversario dei trattati di pace di Parigi imposti all’Italia al termine della seconda guerra mondiale con i quali l’Istria, il Quarnaro, Zara e parte del territorio del Friuli Venezia Giulia furono assegnati alla neonata Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Si stima che i giuliani, in particolare istriani e fiumani, e i dalmati italiani che lasciarono le terre dalle loro terre di origine furono tra i 250mila e i 350mila.
Per celebrare la ricorrenza, a Rescaldina il sindaco Gilles Ielo ha incontrato i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado al monumento alle Foibe di Piazza dei Donatori, dove ha spiegato agli studenti cosa siano le foibe e quali conseguenze abbiano causato la guerra prima e le vicissitudini del dopoguerra poi. Durante la commemorazione è stato anche suonato il silenzio dal Corpo musicale Santa Cecilia 1922 ed è stata letta la poesia “Lamento istriano” di Silvana Ghersetti, esule istriana.
«Penso che il grande dono che ci fa quotidianamente l’Europa sia proprio quello di mantenere la pace in modo duraturo tra le nazioni europee che fino a 80 anni fa si sono aggredite, invase, uccise – ha commentato a margine della cerimonia l’assessore Adriana Gulizia, figlia di Silvana Ghersetti -. È un sollievo sapere che Sloveni, Croati e Italiani possano oggi condividere i valori della fratellanza e della pace. È importante ricordare sempre e spiegare ai più giovani che non bisogna dare mai per acquisito nessun diritto, nessun benessere. La pace e la democrazia vanno tutelate ogni giorno, tutti i giorni della nostra vita».
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