Club in Rete e Polo di Formazione: due progetti, un’unica direzione con il Rugby Parabiago
Proseguono a gonfie vele i lavori di integrazione di rete tra il Rugby Parabiago e le società di rugby del territorio nel settore juniores e non solo
Proseguono a gonfie vele i lavori di integrazione di rete tra il Rugby Parabiago e le società di rugby del territorio nel settore juniores e non solo.
Due sono i progetti in cui la società rossoblù sta fortemente credendo, nell’ottica dello scambio di buone pratiche utili al miglioramento di tutti i club aderenti.
Club in Rete, nato da un’intuizione del Club della scorsa estate, ha l’obiettivo di portare un confronto tecnico costante tra le società sportive aderenti con attività di formazione allargata di alto livello da parte di Daniele Porrino, Pietro Parigi e Youssef Darbal, già tecnici federali ora in forza al Club di Parabiago anche con l’intervento di tecnici quali Jean-Pierre Villepreux, George Coste e Philippe Ducousso.
Occasioni di crescita che in campo vedono lavorare insieme i club, con allenamenti congiunti dei ragazzi U15 e U17 e attività che vadano ad abbracciare non solo gli aspetti tecnici ma altresì formativi ad ampio spettro. Cosa che, ad esempio, accadrà il prossimo 16 febbraio quando nella Sala Polivalente del Centro Sportivo Venegoni Marazzini si terrà l’evento “La salute di nostri figli: la parola allo specialista” dedicato ai genitori degli atleti dei club della rete. Incontro che sarà ilseguito di quello avvenuto la scorsa settimana tra le dirigenze di tutti i Club coinvolti, con l’intento di confrontarsi su tematiche che vadano oltre l’aspetto tecnico, mettendo a fattor comune le relative esperienze gestionali maturate negli anni.
«E’ molto interessante ciò che si sta costruendo nella rete di Club che abbiamo fortemente voluto” – dice Daniele Porrino, Direttore Tecnico di Rugby Parabiago e Responsabile del progetto – Condividere le conoscenze e le competenze è l’unica strada per crescere come movimento. Formare tecnici di alto livello significa aumentare il livello di preparazione degli atleti e a lungo termine portare ad un innalzamento del livello del rugby italiano. Non vogliamo coltivare soltanto i nostri ragazzi, vogliamo che tutto il sistema cresca e ciò può passare soltanto dalla collaborazione, in campo e fuori dal campo».
Lo stesso obiettivo è perseguito dal Polo di Formazione della FIR, che ha identificato 7 poli di sviluppo U17/18, tra i quali l’area territoriale di Parabiago, primo passo del nuovo percorso tecnico federale verso la formazione degli atleti d’élite, partendo dalla realtà dei Club.
L’obiettivo della FIR è aumentare il livello di interazione tra i Club dello stesso territorio, agendo su due fronti: innanzitutto porre al centro la formazione dei giocatori monitorando i talenti del territorio. In secondo luogo, mantenere una costante collaborazione e condivisione delle competenze tra i tecnici federali e quelli dei Club presso cui i Poli hanno sede, per aumentarne le competenze.
I ragazzi del 2005 e del 2006 di dieci società sportive del territorio sono quindi chiamati ad integrare le normali sedute di allenamento previste presso i propri Club con attività congiunte ulteriori, condotte da Tecnici Federali del calibro di Matteo Mazzantini, Carlo Pratichetti e German Fernandez, in collaborazione con quelli dei Club.
«A distanza di qualche mese dal lancio di questo progetto da parte di FIR, siamo veramente soddisfatti – ha dichiarato Pietro Parigi, Responsabile del Polo di Formazione di Rugby Parabiago -. Non abbiamo alcun dubbio che la cultura della formazione e della condivisione delle competenze sia l’unica strada da percorrere per garantire la crescita del rugby. Come Club stiamo facendo la nostra parte e stiamo trovando davvero una buona risposta da parte dei giovani atleti e delle società sportive con le quali stiamo lavorando. Il contributo in termini di competenze e preparazione dei tecnici federali è un valore dal quale i Club possono e devono trarre il massimo beneficio».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.