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Nerviano lavora ad un progetto da 2,4 milioni di euro per nuove piste ciclabili

In attesa di un'opportunità di finanziamento sovracomunale, Nerviano in rete con altri comuni lavora ad un progetto da 2,4 milioni di euro per nuove ciclabili

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Nerviano punta ad un finanziamento sovracomunale per ampliare la rete ciclabile cittadina e per non farsi trovare impreparato ha già gli studi di fattibilità nel cassetto. Lo ha spiegato l’assessore alla partita Sergio Parini durante l’ultima seduta consiliare rispondendo ad un’interpellanza presentata da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano per avere informazioni sui «progetti in essere, eventuali finanziamenti in merito e il cronoprogramma di realizzazione».

«Nelle linee programmatiche di questa amministrazione comunale troviamo la realizzazione di una rete di piste ciclabili con particolare focus sulla realizzazione di un “circuito cittadino” – ha sottolineato nel documento il capogruppo Massimo Cozzi -.
Il Comune di Nerviano è inserito all’interno del Biciplan della Città Metropolitana, che identifica corridoi super-ciclabili a livello metropolitano e li integra con le ciclabili comunali per facilitare l’uso e cambiare il nostro modo di muoverci sul territorio, usando le migliori capacità e tecnologie. Ci risulta poi in essere un tavolo di lavoro e di confronto con altri Comuni dell’Alto Milanese, sotto la regia della città di Parabiago, sul tema delle piste ciclabili sovracomunali».

Per quanto riguarda il Biciplan «una delle direttrici che Città Metropolitana ha scelto di realizzare tra le prime, per cui sono già stati fatti sopralluoghi, contattate le amministrazioni e raccolti i pareri, è proprio quella che segue il Sempione – ha spiegato l’assessore alla partita rispondendo all’interpellanza -, con tutta una serie di criticità legate alla strada: in alcuni punti si riesce agevolmente a realizzare la pista ciclabile, in altri punti è praticamente impossibile».

Sotto il profilo del lavoro di rete avviato con gli altri Comuni dell’Alto Milanese per ottenere tramite la Città Metropolitana un finanziamento dal PNRR – poi “sfumato” a causa del cosiddetto indice di vulnerabilità -, invece, da giugno dello scorso anno Nerviano sta lavorando con altre amministrazioni del territorio sulla base di uno studio di fattibilità «con la volontà di andare a ricucire i tratti di piste ciclabili già esistenti – ha precisato Parini -, tenendo in considerazione che Nerviano è attraversata dalla direttrice trasversale della ciclabile del Villoresi».

«Lo studio di fattibilità è stato inserito in uno più vasto che coinvolge una serie di Comuni con Parabiago capofila – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici -. I tratti che abbiamo individuato sommano circa 3,5 chilometri di lunghezza. Il progetto prevedere la ricicucitura da dove termina la ciclabile in via XX Settembre passando per via Monfalcone e andando a ricollegarsi con la ciclabile di via Porta. In testa a via Porta, poi, è previsto l’attraversamento della SP109 e la prosecuzione lungo via 4 Novembre per arrivare a riconnettersi con la ciclabile esistente che torna poi su via XX Settembre. Un terzo tratto riguarda via 1° Maggio a partire da viale Kennedy fino a via Santa Maria andandosi e al collegamento con la ciclabile di Parabiago, creando un’accessibilità alla stazione senza dimenticare che in futuro con una bretellina ci si potrebbe collegare con la fermata di Cantone. Un altro tratto va a ricucire la ciclabile che arriva fino in via Tonale con l’attraversamento della SP109 e poi la prosecuzione su via della Novella per arrivare fino a via Cadorna e collegarsi alla direttrice del Villoresi. L’ultimo tratto riguarda il prolungamento della ciclabile che parte da Cantone e attualmente finisce al semaforo delle Gescal lungo viale kennedy fino ad immettersi su via Madonna di Dio ‘l sa e poi verso Parabiago».

Perché le nuove ciclabili vedano la luce, però, servirà una spesa non indifferente, pari a circa 2,4 milioni di euro, che richiederà un finanziamento sovracomunale. «L’esperienza anche di altri comuni ci fa dire che per interventi che hanno un’importanza economica significativa le casse comunali non possono bastare – ha concluso Sergio Parini -: le opportunità per avere finanziamenti esistono ma a condizione che si proceda almeno con un livello minimo di progettazione, ovvero lo studio di fattibilità. Inoltre se la progettazione coinvolge più Comuni ci sono ancora più possibilità di avere un finanziamento perché vengono privilegiate, soprattutto da Regione Lombardia, le unioni di comuni e l’organicità del progetto proposto. Non possiamo parlare di cronoprogramma perché alla fine dello scorso anno ci è stato in sostanza restituito il progetto generale e ancora il Comune capofila non ci ha detto se dobbiamo approvare noi il progetto generale per quanto riguarda la nostra parte o se la delibera può essere effettuata direttamente dal Comune capofila».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Gennaio 2023
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