La Festa Granda di Garbatola è finita mesi fa, ma il contatore dell’energia elettrica continua a girare. È finito con un reclamo il contratto stipulato dal comitato organizzatore per la fornitura temporanea di energia elettrica in occasione della festa patronale, tornata dopo due anni a colorare la frazione di Nerviano con eventi che hanno spaziato dalla musica di ogni genere allo sport, passando per i libri, la buona cucina e gli immancabili fuochi d’artificio.

Il contratto era stato sottoscritto ad inizio settembre, qualche giorno dopo l’inizio della Festa Granda, a valle di un iter iniziato a luglio. «A luglio ho stipulato personalmente un contratto telefonico con Enel Energia per la fornitura temporanea dal 28 agosto al 4 settembre, come abbiamo sempre fatto negli ultimo vent’anni – scrive nel reclamo inviato alla società Fabio Pravettoni, presidente del comitato organizzatore della manifestazione -. Ad agosto ci sono stati diversi scambi mail per varie deleghe: mancava solo la delega di Papa Francesco e forse quella del Presidente Mattarella, poi c’erano tutte. A fine agosto ho sollecitato diverse volte dato che Enel Distribuzione non aveva ancora provveduto ad allacciare i contatori e la festa stava per iniziare, e lunedì 29 agosto, a festa iniziata, i contatori non erano ancora allacciati. Il 1° settembre sono andato personalmente allo Spazio Enel per cercare di risolvere e abbiamo rifatto il contratto: il giorno dopo sono andato, sempre personalmente, a fare sit-in dentro gli uffici e dopo qualche ora come per magia ho scortato in auto un operaio che finalmente ha allacciato i due nuovi contatori per gli ultimi tre giorni di festa».

A festa finita, poi, il comitato organizzatore ha smontato tutto e tolto i cavi, e i due contatori sono rimasti in strada. Da lì varie segnalazioni ricevute da Enel da parte del presidente del comitato e le conseguenti chiamate allo Spazio Enel, senza però arrivare ad una conclusione. «Oltre al danno la beffa – conclude Pravettoni nel reclamo -: oltre ad avere pagato per le date dal 28 al 2 settembre (giorni in cui non abbiamo utilizzato il servizio), oltre ad avere avuto in estremo ritardo il vostro servizio, ora sembra che Enel vorrebbe che pagassimo anche per i mesi successivi quando come si evince da centinaia di documenti ufficiali depositati in comune, da ordinanze, da siti internet la festa si è chiusa il 4 settembre».

Non così secondo Enel. «Il cliente ha contattato per la prima volta il numero verde di Enel Energia in data 4 agosto per l’attivazione di due forniture straordinarie e contestualmente gli è stato inviato il plico contrattuale da restituire firmato – sottolinea la società, ricordando i tempi tecnici necessi per la pratica e i tempi lavorativi normati da delibere ARERA per eseguire i lavori a cura della società di distribuzione -. Per tutto il mese di agosto non sono pervenuti contatti da parte del cliente sino al 29 agosto. La documentazione completa è pervenuta solo il 31 agosto e le forniture sono state attivate il 02 settembre a cura di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete di media e bassa tensione. Nessun ritardo nell’allacciamento è pertanto imputabile ad Enel. Riguardo le fatture emesse, Enel Energia sta provvedendo a rettificare i consumi addebitati al cliente con le letture comunicate dal distributore».

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